3-4 dicembre, Bolzano: Africa libera tutti

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Il 2004 è l'anno di ricorrenza per riflettere sui popoli resi schiavi. La decisione è stata presa dall'Assemblea generale dell'ONU che ha invitato i Paesi membri e le organizzazioni internazionali ad osservare la ricorrenza e a preparare "iniziative speciali" per ricordare le vittime della schiavitù. La risoluzione emessa dall'ONU include un appello agli Stati membri affinché agiscano in accordo con la Convenzione per la prevenzione e la soppressione del crimine della schiavitù.

Dopo le manifestazioni di Trento con "Mal d'Africa"in ricordo del genocidio ruwandese e di Padova con "L'AltraAfrica" che ha proposto un G8 africano interamente al femminile, Bolzano chiude l'anno con "Africa libera tutti" il 3 ed il 4 dicembre presso l'Eurac. Al fine di far luce sulle vecchie e nuove forme di schiavitù.

Si vorrà, in questa due giorni, fare attenzione all'Africa partendo dal territorio altoatesino. Non casualmente in Alto Adige la convivenza tra diverse popolazioni è possibile ed è oggetto di studio anche per zone ove è critica la convivenza in Africa.

Un expò sarà al centro delle due giornate di "Africa libera tutti" dove le organizzazioni di cooperazione internazionale che operano nella provincia di Bolzano potranno incontrarsi e incontrare la cittadinanza ricreando assieme alle comunità di africani immigrati i colori ed i sapori africani. Tra il 3 ed il 4 dicembre all'Eurac si potranno visitare mostre fotografiche sull'Africa, vedere cortometraggi inediti, ascoltare le musiche e conoscere i costumi delle genti d'Africa.

Ma la manifestazione vuole essere il luogo dove dare voce prevalentemente agli africani. Anzi a donne africane: ambasciatrici, dottoresse, giornaliste, poetesse che porteranno le loro preziose ed intense testimonianze nell'incontro pubblico previsto la sera del 3 dicembre.

Infine la sera del 4 dicembre, un concerto di musica africana concluderà la due giorni: la danza e il ritmo dell'Africa, il "saper far festa" come modalità per stare assieme un insegnamento questo che non possiamo scordare e che "Africa libera tutti" ci vuole ricordare.

Ulteriori informazioni www.unimondo.org/wsa

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