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L’indifferenza del movimento pacifista
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Foto: Unsplash.com
L’associazione PeaceLink ha lanciato due campagne con il medesimo filo conduttore: i diritti umani. La prima è centrata sulla prigione americana di Guantanamo, e viene chiesta la chiusura. La seconda è per la liberazione di Daniel Hale, lo specialista di intelligence che ha rivelato l'uccisione di civili con i droni USA.
La campagna per la liberazione di Daniel Hale si basa su un gruppo di supporto simile a quello di Julian Assange. Come Assange anche Hale ha condiviso informazioni molto delicate di ambito militare e attualmente sta pagando con il carcere l'aver documentato gli omicidi di civili innocenti tramite strike di droni.
La campagna Guantanamo registra attualmente circa 850 adesioni individuali e il sostegno di oltre cinquanta associazioni. Vede inoltre la partecipazione di nomi noti dell'attivismo pacifista e nonviolento a livello nazionale: da Moni Ovadia, a Vittorio Agnoletto, ad Alex Zanotelli e molti altri.
Il filo conduttore di queste tre campagne consiste negli abusi commessi dagli Stati Uniti in violazione della Convenzione di Ginevra e della Dichiarazione Universale dell'ONU sui diritti umani.
Le campagne lanciate da PeaceLink mirano alla liberazione di persone innocenti o a garantire processi equi. Il potere politico-militare vuole oggi zittire i testimoni delle nefandezze militari contro i diritti di innocenti. La voce dei testimoni - come Assange e Hale - ci consentono di conoscere la verità nel mondo molto poco trasparente della guerra. La loro caparbia e il loro sacrificio sono ammirevoli.
Dopo l’11 settembre 2001 la guerra del terrore al terrorismo ha reso "legale" la violazione dei diritti umani e la persecuzione contro tutti coloro che rivelano la verità, contro le menzogne e le falsità della guerra.
Occorre portare a conoscenza dell’opinione pubblica queste violazioni.
Occorre fare pressione su tutta la politica, affinché prenda posizione netta contro tutte queste gravi ingiustizie e atrocità ai danni delle persone e dei loro diritti inalienabili.
Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink, ha preso contatti con il gruppo Italiani per Assange e con Statunitensi per la pace e la giustizia.
La campagna Guantanamo e la campagna Assange riguardano due realtà che si richiamano a vicenda. Infatti Assange ha rivelato con WikiLeaks tutte le schede dei prigionieri di Guantanamo e ha reso note tutte le atrocità che accadono in quel carcere americano. L'obiettivo di questa campagna è il rispetto e la tutela dei diritti umani. Infatti dopo l’11 settembre 2001 è avvenuta la sospensione dei diritti umani in nome della guerra al terrorismo. A Guantanamo i prigionieri non sono salvaguardati dalla Convenzione di Ginevra sulla tutela dei prigionieri di guerra e dei civili e questi sono elementi per cui la Corte Penale Internazionale indaga nei confronti degli Stati Uniti.
Questo importante filo conduttore, i diritti umani, collega Guantanamo e Assange e altre campagne. Riguarda situazioni di denuncia dell’uso dei droni per colpire e assassinare persone innocenti.
Daniel Hale, giovane operatore dell’intelligence USA, ha rivelato l’uso indiscriminato di droni. Ha documentato le uccisioni dei civili con i droni militari. Daniel Hale è un obiettore di coscienza.
Amnesty International interviene su Zaki e Assange, ma non su Daniel Hale.
Ciò che è avvenuto in termini di violazione della vita di innocenti è impressionante ma purtroppo poco conosciuto. E' gravissimo che paghino col carcere i testimoni che hanno rivelato crimini di guerra. Sono casi di coscienza: hanno violato segreti militari per tutelare i diritti umani di innocenti massacrati dalle armi USA...
L'articolo di Laura Tussi segue su Peacelink.it
Laura Tussi

Docente, giornalista e scrittrice, si occupa di pedagogia nonviolenta e interculturale. Ha conseguito cinque lauree specialistiche in formazione degli adulti e consulenza pedagogica nell'ambito delle scienze della formazione e dell'educazione. Coordinamento Italia Campagna Internazionale ICAN - Premio Nobel per la Pace 2017 per il disarmo nucleare universale, collabora con diverse riviste telematiche tra cui Pressenza, Peacelink, Ildialogo, Unimondo, AgoraVox ed ha ricevuto il premio per l'impegno civile nel 70esimo Anniversario della Liberazione M.E.I. - Meeting Etichette Indipendenti, Associazione Arci Ponti di Memoria e Comune di Milano. Autrice dei libri: Sacro (EMI 2009), Memorie e Olocausto (Aracne 2009), Il dovere di ricordare (Aracne 2009), Il pensiero delle differenze(Aracne 2011), Educazione e pace (Mimesis 2012), Un racconto di vita partigiana - con Fabrizio Cracolici, presidente ANPI Nova Milanese (Mimesis 2012), Dare senso al tempo-Il Decalogo oggi. Un cammino di libertà (Paoline 2012), Il dialogo per la pace. Pedagogia della Resistenza contro ogni razzismo (Mimesis 2014), Giovanni Pesce. Per non dimenticare (Mimesis 2015) con i contributi di Vittorio Agnoletto, Daniele Biacchessi, Moni Ovadia, Tiziana Pesce, Ketty Carraffa, Antifascismo e Nonviolenza (Mimesis 2017), con Alfonso Navarra, Adelmo Cervi, Alessandro Marescotti. Collabora con diverse riviste di settore, tra cui: "Scuola e didattica" - Editrice La Scuola, "Mosaico di Pace", "GAIA" - Ecoistituto del Veneto Alex Langer, "Rivista Anarchica". Promotrice del progetto per non dimenticare delle Città di Nova Milanese e Bolzano www.lageredeportazione.org e del progetto Arci Ponti di memoria www.pontidimemoria.it. Qui il suo canale video.