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Ha senso?
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Ce lo chiediamo da 11 anni. Ha senso proporre un’informazione come la nostra? Un microcosmo nel panorama mediatico?
Ombre. Ha senso proporre 131 guide in alternativa a 131 bombardieri quando per le prime non si trovano le risorse necessarie per ultimare la ricerca mentre per i secondi si spendono 30 mila miliardi del vecchio conio? Ha senso difendere un paio di missionari crocifissi dalla grande stampa od informare (non sappiamo bene nemmeno noi chi) che il carcere italiano è, ormai, un cronicario senza speranza?
Ha senso Unimondo quando si fatica anche di andare al bar per non sentire il montare d’odio verso l’estraneo o straniero da parte di burini per il quale il mondo finisce con lo stop della propria via? O quando qualche organizzazione magari non partner ci chiede ampia visibilità e non dona nulla in contraccambio?
Ha senso tenere la bandierina alzata e veder precipitare l’Italia nella classifica per la libertà di stampa mentre veniamo attaccati pesantemente da hackers, quelli si ben pagati, per far saltare il server?
Oppure tentare di coniugare gli “Obiettivi del Mllennio” con l’agire quotidiano mentre si vara una legge che permette ai mafiosi di ricomprarsi il sequestrato.
Luci. In ogni regione italiana c’è minimo una persona o un gruppo di appoggio che ci fornisce scritti, articoli, approfondimenti. Nella nostra Regione – la terra di Asterix – ove 1 cittadino su 2 è socio di una cooperativa abbiamo contribuito politicamente (e non poco) affinché l’“io” tardi e si tenti ancora il “noi”. È forse questo il senso de la “Carta di Trento” che stiamo presentando ovunque. Due giorni di viaggio. Università del Salento. Scienze politiche – relazioni internazionali. Zero euro di gettone. Centinaia di giovani desiderosi solo di sapere, conoscere, studiare. Navigare.
L’anno scorso a quest’ora avevamo aperto un blog per i nostri primi dieci anni. Un intervento scelto tra i tanti. Michele Serra: “Unimondo? Volete farmi credere che qualcuno è così pazzo da credere nell’unità del pianeta (unità di diritti, unità di doveri)? Tutto congiura contro l’unità. Pezzetti si aggiungono a pezzetti, macerie a macerie, e il dopo-Babele doveva assomigliare molto a quello che stiamo vedendo. Il mondo è un puzzle di un miliardo di pezzi, volerlo mettere insieme è un lavoro da certosini. Lode a chi cerca di ricostruire un pensiero, un linguaggio e uno sguardo che ci comprendano tutti. Auguri tanti a voi di Unimondo”.
Ogni giorno, migliaia di persone. Si, migliaia. Pluralis maiestatis. Ha senso.
Fabio Pipinato
PS: stavamo per chiudere il pezzo e ci ha raggiunto la notizia che oggi, in occasione dell'anniversario della Dichiarazione internazionale dei Diritti umani, anche in Italia è stata lanciata l’iniziativa “Primo Marzo 2010, sciopero degli stranieri”. Sì, senza dubbio, ha senso!