Cambiare fa bene!

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Immagine: MadeinCima

Cambiare fa bene. Cambiare è necessario per trasformare i sogni in azione. Cambiare è utile per rivoluzionare idee, modi di pensare, indifferenze. 

Per tutte queste ragioni, anche noi stiamo cambiando. L’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo si rimette in gioco e ci pare utile, bello e necessario condividere da subito con voi i nostri cambiamenti.

Il primo sarà legato al sito. Qui la novità è e sarà grossa e importante, perché www.atlanteguerre.it si fonderà con www.unimondo.org. La nuova testata sarà lanciata ufficialmente il prossimo 10 dicembre 2025 e si chiamerà Unimondo-Atlante delle Guerre. Per entrarci si potranno usare entrambi in vecchi indirizzi e, questo, renderà tutto più semplice. Meno semplice è la costruzione del nuovo sito. Lo state vedendo in queste settimane: tutte e due i siti sono sottoposti a “stress da ristrutturazione" e quindi, a volte, un po’ zoppicanti.

Abbiate pazienza, perché il nuovo progetto è davvero bello. Le due testate si fondono, rimanendo ognuna, singolarmente delle vecchie proprietà, cioè Associazione 46° Parallelo Ets per l’Atlante e Fondazione Fontana per Unimondo. Questo vuol dire che i due gruppi mettono insieme risorse, voglia di fare e cervelli, mantenendo ognuno la propria identità, ma mescolandola. Non ci sarà un “gruppo capo”, ma una condivisione costante di scelte editoriali e strategiche. È un caso unico in Italia, un esperimento bellissimo di quel “fare rete” che sempre predichiamo e pochissimo concretizziamo. L’obiettivo giornalistico - e militante - è quello di creare un importante quotidiano on line focalizzato sui temi del terzo settore, della cooperazione, della pace, della solidarietà, dell’ambiente e dei diritti umani. Anche in questo caso, un esperimento unico, con un prodotto giornalistico che sappiamo essere indispensabile per aiutare a costruire quella “cittadinanza attiva” che rende le democrazie migliori.

Il secondo cambiamento è legato al solo volume Atlante delle Guerre e dei Confini del Mondo. In qualche modo lo avevamo annunciato, ma ora è realtà: dopo 13 edizioni e 15 anni di attività, il volume cambia pelle, cioè grafica. Il formato rimarrà il medesimo, ma dalla copertina alle schede-guerra interne, passando per le infografiche, il vestito cambierà. Come sempre, come dall’inizio, a tradurre concretamente su carta questa rivoluzione è stato Daniele Bellesi, socio fondatore dell’Atlante e dall'Associazione 46° Parallelo Ets, coordinatore di redazione del volume. Era stato lui l’autore della prima grafica e ora ha avuto idee e voglia di proporre un nuovo look, dopo un confronto in redazione. Oltre all'abito, cambierà un po’ anche il contenuto. Le cose verranno raccontate in modo differente, seguendo una logica di maggior chiarezza nell’informazione. Gli obiettivi no, non cambiano: vogliamo sempre fare un’informazione utile a capire cosa accade nel Mondo ed a chiarire che la guerra non è mai lo strumento utile per risolvere i problemi. A sostegno del nuovo volume, la cui uscita in libreria e in distribuzione è prevista per fine febbraio 2026, verrà lanciata una campagna di crowdfunding: dal 1 ottobre saranno aperte le sottoscrizioni sul sito www.produzionidalbasso.com e, naturalmente, da www.atlanteguerre.it.

Queste le novità. Questo quanto accadrà nei prossimi mesi. Noi ne siamo certi: il risultato sarà all’altezza delle attese e non vediamo l’ora di condividerlo con voi. Perché cambiare fa bene, è utile e rivoluzionario. Perché cambiare senza modificare i propri principi, senza mutare le priorità, ma seguendo le indicazioni del proprio tempo è l’atto più democratico che si possa fare.

Raffaele Crocco

Sono nato a Verona nel 1960. Sono l’ideatore e direttore del progetto “Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo” e sono presidente dell’Associazione 46mo Parallelo che lo amministra. Sono caposervizio e conduttore della Tgr Rai, a Trento e collaboro con la rubrica Est Ovest di RadioUno. Sono diventato giornalista a tempo pieno nel 1988. Ho lavorato per quotidiani, televisioni, settimanali, radio siti web. Sono stato inviato in zona di guerra per Trieste Oggi, Il Gazzettino, Il Corriere della Sera, Il Manifesto, Liberazione. Ho raccontato le guerre nella ex Jugoslavia, in America Centrale, nel Vicino Oriente. Ho investigato le trame nere che legavano il secessionismo padano al neonazismo negli anni’90. Ho narrato di Tangentopoli, di Social Forum Mondiali, di G7 e G8. Ho fondato riviste: il mensile Maiz nel 1997, il quotidiano on line Peacereporter con Gino Strada nel 2003, l’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, nel 2009. 

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