Comunità riflessive. Il ruolo delle università nel mondo di oggi

Stampa

Foto: Unsplash.com

Pubblichiamo la brillante riflessione di Patrizia Nanz, presidente dell’Istituto Universitario Europeo, tenuto per la Yves Mény Annual Lecture allo Robert Schuman Centre il 1° ottobre 2024 a San Domenico di Fiesole. La traduzione è a cura di Ilaria Agostini.

[…] Il mio discorso di oggi verte sul ruolo delle università nelle società contemporanee. Permettetemi di iniziare con una semplice osservazione, che sono sicura sarà familiare a tutti: le università sono sotto attacco. Gli esempi abbondano, ma vale la pena ricordarne alcuni.

Nel 2021, alla conferenza del National Conservatism, J.D. Vance – l’attuale vicepresidente della lista di Trump – ha detto, citando Nixon, che “i professori sono il nemico”. Ha preso di mira le università come un campo di battaglia chiave, accusandole di preoccuparsi non della verità ma dell’ideologia. Vance ha affermato di non volere che il denaro pubblico vada all’insegnamento della teoria critica della razza, ma di quello che ha definito “un resoconto patriottico della storia americana”.

Questo non è solo un fenomeno statunitense. In Ungheria, il governo di Viktor Orbán ha sfrattato la Central Europe University – tra i nostri partner istituzionali […] – con il pretesto che le università straniere che operano in Ungheria devono avere un campus pienamente operativo nel loro paese d’origine.

Tali attacchi possono trasformarsi in pratiche. Nel 2011, il miliardario tecnologico Peter Thiel (co-fondatore di PayPal) ha lanciato un programma di borse di studio che offre sovvenzioni di $ 100.000 ai giovani “che vogliono costruire cose nuove invece di stare seduti in un’aula”. La borsa di studio viene assegnata per non frequentare le università o per smettere di farlo, in nome dell’innovazione dirompente.

In un’atmosfera del genere, non c’è da meravigliarsi che gli amministratori accademici, i docenti e gli studenti si sentano insicuri riguardo al loro ruolo, alle finalità del proprio lavoro, al loro posto e al loro futuro.

Un chiaro sintomo di questo malessere è stato il proliferare di formule che cercano di reinventare l’università. Abbiamo avuto l’Università Creativa, l’Università Ecologica, l’Università Civica, la Buona Università, l’Università Critica; potrei continuare: l’Università Morale, l’Università Abbondante, l’Università Responsabile… Con ogni nuovo espediente, diventa più difficile prendere sul serio il successivo. Le università sono costantemente sollecitate dai consulenti a reinventarsi in risposta a ogni nuova tendenza. Come se il solo fatto di essere un’università non bastasse.

Gli attacchi alle università hanno provocato risposte difensive. In un clima cupo in cui la democrazia e i valori liberali stanno perdendo terreno, le università tendono a vedersi come un baluardo di questi valori. Per molti versi, lo sono.

Dopotutto, gli “studi umanistici” sono stati un pilastro nello sviluppo dell’università moderna. La vita accademica si basa su valori che possono essere inespressi – tolleranza, inclusività, uguaglianza, pace e così via – ma che sono necessari per il progresso della conoscenza.

Le reazioni difensive sono comprensibili. Ma potrebbero avere un costo.

A volte c’è un elemento di compiacimento in queste reazioni, che tende a trasformare le università in piccole società parallele, nelle mani di un’élite, isolata dal resto della popolazione. Le università finiscono per adattarsi all’immagine che i loro avversari cercano di imporre loro: isole liberali in una marea montante di conservatorismo autoritario.

Di conseguenza, spesso appaiono come istituzioni ripiegate su se stesse, impegnate a difendere i propri interessi corporativi e sempre più in contrasto con le condizioni sociali ed economiche della maggioranza. Tutto questo finisce per alimentare attacchi anti-intellettualisti, caratteristica del “populismo”...

Segue su Scienzainrete.it

Ultime notizie

L’E-Mobility in stallo?

15 Settembre 2025
La mobilità elettrica potrebbe scaricarsi: colpa di costi, filiere e infrastrutture. (Alessandro Graziadei)

Dossier/ Materie prime critiche (3)

14 Settembre 2025
La transizione energetica richiede un aumento vertiginoso della disponibilità di minerali critici come litio e rame. (Rita Cantalino)

La scheggia impazzita di Israele

12 Settembre 2025
Tel Aviv colpisce, implacabile, quando e come gli pare, nella certezza dell’impunità interna e internazionale. (Raffaele Crocco)

Eternit e panini kebab

10 Settembre 2025
Un pellegrinaggio sui campi da rugby italiani, con lo scopo di condividere e raccontare le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini)

I sommersi!

08 Settembre 2025
Entro il 2100 il livello marino sulle coste italiane potrebbe aumentare di circa un metro. (Alessandro Graziadei)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad