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Usa: rapporto sugli abusi del dopo 11 settembre
Malattie dimenticate
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L'associazione statunitense Lawyers Committee for Human Rights ha giudicato positivo un rapporto recentemente reso pubblico dall'ispettorato generale del Dipartimento di Giustizia USA sugli abusi subiti da cittadini stranieri arrestati in seguito agli attentati dell'11 settembre.
"Il rapporto ha il merito di descrivere quanto effettivamente accaduto dopo gli attentati dell'11 settembre" ha dichiarato Elisa Massimino rappresentante di questo gruppo di avvocati che si battono per il rispetto dei diritti umani "la politica di trattare ogni detenuto quale un sospetto terrorista ha implicato abusi fisici e verbali, difficoltà ad ottenere un'effettiva difesa legale, mesi passati in carcere senza che alcuna accusa venisse formulata".
Nel rapporto viene specificato come in seguito all'11 settembre uno straniero che si fosse venuto a trovare in qualsiasi modo coinvolto nelle indagini della polizia, che vi fosse o meno una effettiva connessione con gli attentati terroristici, venisse considerato un "detenuto dell'11 setteMbre", con tutte le conseguenze del caso.
Intanto nel recente rapporto annuale di Amnesty International si ricorda come gli USA continuino a negare diritti internazionalmente riconosciuti alle persone arrestate durante la cosiddetta "guerra contro il terrorismo". In particolare Amnesty fa riferimento alle 600 persone detenute nella base militare USA di Guantanamo senza che nei loro confronti sia stata formulata un'accusa formale e senza che a loro sia concessa alcuna assistenza legale.
Fonti: OneWorld USA, LCHR, Amnesty International;