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Una visita per chi verrà
Malattie dimenticate
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Grafica a cura di Ayla Parisi
ALTRO MODO. Soluzioni diverse a problemi comuni è un podcast mensile di Unimondo, un progetto di Fondazione Fontana Onlus. Testi e voce narrante sono di Michele Simeone. Grafica a cura di Ayla Parisi. Musica di BoDleasons, tratta da Pixabay con licenza Pixabay. Questa puntata è stata realizzata con il contributo della famiglia Cattani, in ricordo di Piergiorgio Cattani.
Questo mese parliamo di Banca delle Visite ETS, un progetto che applica il principio del caffè sospeso alle prestazioni sanitarie, permettendo di pagare una visita a chi non può permettersi l’attesa del servizio pubblico e il costo del privato. Per Banca delle Visite ETS ha partecipato Michela Dominicis, presidente di Banca delle Visite ETS.
Maggiori informazioni sul sito https://www.bancadellevisite.it/
BUON ASCOLTO: https://open.spotify.com/episode/1ixSzKYJSlxNztew4cMgUV?si=8d4dd9389d164b30
Italia il servizio sanitario nazionale si basa sul principio per cui l’accesso alle cure deve essere garantito a tutta la popolazione, senza distinzioni date da condizioni individuali, sociali ed economiche.
A chi è nato e cresciuto in Italia questa condizione può apparire scontata, ma è sufficiente guardare oltre i nostri confini per accorgersi di realtà molto diverse e quindi comprendere la nostra fortuna.
Avviene però che la nobiltà dei principi debba scontrarsi con la dura realtà di un’altissima richiesta al fronte di una capacità insufficiente, che genera liste d’attesa e disagi con cui la maggior parte di noi, in diveInrsa misura, ha probabilmente avuto a che fare.
In questo contesto buona parte delle persone opta per ottenere l’aiuto necessario tramite enti privati o professionisti, pagando il servizio di tasca propria o tramite assicurazioni dedicate. Pur essendo la via più breve, questo sistema evidentemente stride con il principio di uguaglianza, favorendo l’accesso al servizio solo a chi se lo può permettere economicamente.
Al fine di favorire il diritto alla salute anche delle persone in difficoltà economiche o che per altri motivi non possono rivolgersi al servizio sanitario nazionale, dal 2017 la Fondazione Banca delle visite avvia l’omonimo progetto. L'obiettivo della fondazione è quello di creare un circuito solidale per donare visite ed esami a chi ne ha bisogno lavorando a fianco ed a integrazione del Servizio Sanitario Nazionale, come ente del terzo settore.
Per conoscere meglio il lavoro di Banca delle Visite ho contattato la presidente, Michela Dominicis.
MD: “L'idea è stata quella di creare una fondazione che potesse aiutare le persone in difficoltà comunque a non rinunciare a curare la propria salute.
Banca delle Visite nasce per ispirazione in realtà dei valori mutualistici del mutuo soccorso.
L'obiettivo, la mission, è quella di tutelare il diritto della salute uguale per tutti, quindi consentire di avere accesso a una visita medica, a un esame diagnostico pure a una persona in difficoltà.
Per quanto il nostro sistema sanitario sia in realtà uno dei migliori al mondo, perché comunque è un sistema universale e dà la possibilità a tutti in realtà di avere gratuitamente una visita e un esame, anche se magari a volte non in tempi brevi, in ogni caso è comunque un sistema universale, abbiamo delle eccellenze assolute nella nostra sanità, c'è un tema di differente richiesta e disponibilità, perché appunto la popolazione invecchia e chiaramente le strutture sono affaticate.
Ma c'è la categoria di persone che non ha nessun tipo di copertura sanitaria integrativa, quindi vive la realtà delle difficoltà del mondo della sanità, per cui se deve fare una visita o un esame spesso accade purtroppo che non sempre ci sono disponibilità in tempo utile.”
L’attività di Banca delle Visite non si sostituisce né contrappone al servizio pubblico, bensì opera nei suoi limiti, aiutando coloro che non possono rivolgersi alla sanità privata.
Per operare in tal senso, fa affidamento sulla solidarietà delle persone: sul sito della fondazione è possibile compiere donazioni che formano un fondo per sostenere il costo delle visite richieste, ma è anche possibile donare una visita o una prestazione specifica come, ad esempio, un elettrocardiogramma o una TAC.
L'obiettivo è tutelare il benessere e la salute delle persone, anche comunicando l’importanza della prevenzione: rimandare delle visite, anche se in quel momento possono solo sembrare una spesa in più, può avere un costo davvero elevato, sia per la persona direttamente coinvolta che per la collettività.
MD: “Magari fare una visita, fare un esame è quella cosa classica che poi viene rimandata, rimandata, rimandata e non più fatta. E siccome alla fine il bene prezioso della salute è quello che ci consente di lavorare con serenità, mantenere una famiglia con serenità, dedicarci insomma agli interessi o a qualsiasi cosa, insomma a prenderci cura della nostra vita, ci siamo resi conto nel momento del Covid, quando la salute è stata messa gravemente a rischio, che poi alla fine tutto il resto in realtà potrebbe aspettare, è proprio la salute che non deve aspettare.
Quindi ecco il concetto è quello di evitare che le persone rinuncino a curarsi perché questo purtroppo poi non porta a conseguenze positive sia per la persona, per la famiglia ma anche per il paese nel momento in cui la salute viene trascurata troppo a lungo.
Il fatto di lavorare sul promuovere la tutela della salute, promuovere la cultura della prevenzione promuovere stile di vita sano e benessere per le persone per creare delle comunità più sane, più più inclusive, sostenere delle iniziative che mirano al benessere delle persone, mirano a far fare sport a bambini e ragazzi, mirano al benessere degli animali che il 77% degli italiani considera al pari di un membro della famiglia, vuol dire avere una vita migliore, cioè migliorare la propria qualità di vita e questo è in linea un po' con l'agenda ONU [...]
Quindi noi nel nostro piccolo vogliamo essere comunque una realtà attiva nel tutelare il bene prezioso della salute e quindi dare una mano sia a chi rinuncia in questo momento a fare una visita, un esame, e sia proprio nello sviluppare questo tipo di mentalità che deve portare le persone a vivere una vita più sana.
Farci conoscere, magari avere la possibilità di entrare in contatto con aziende, con realtà anche locali che possono sostenere il progetto per la loro comunità, magari ci consente di creare questo circuito di welfare, di prossimità fondamentalmente, dove chi può dona, chi ha bisogno chiede aiuto e diventa veramente un modo per sostenere la propria città.”
Oltre ad occuparsi direttamente della salute delle persone, la fondazione Banca delle Visite mette un grande impegno nella sensibilizzazione della prevenzione e di uno stile di vita sano, attraverso campagne di screening dedicate e Banca dello Sport, un progetto dedicato a favorire l’attività sportiva nelle famiglie con difficoltà economiche. Infine ha anche una sezione dedicata alle cure veterinarie, riconoscendo l’importanza della compagnia degli animali domestici per il benessere delle persone.
Banca delle Visite lavora attivamente per far conoscere il progetto, in modo che arrivi sia a chi vuole aiutare, sia a chi va aiutato. Per far questo la fondazione lavora su diversi livelli: per prima cosa ci sono gli “Amici Sostenitori”, volontari che aiutano a far conoscere il progetto ad altre persone e si mettono in contatto con realtà del territorio, ad esempio aziende che possono essere coinvolte nel circuito solidale.
In secondo luogo, possono essere istituiti anche degli “Amico Point”, luoghi fisici in cui poter chiedere aiuto, fondamentali per intercettare le persone in difficoltà e, mediante un protocollo d’intesa, un comune può diventare un “Comune Amico”, favorendo queste ed altre azioni sul suo territorio.
Così facendo Banca delle Visite arriva a farsi conoscere anche da cliniche private e professionisti che possono decidere di donare visite e dedicare un listino a prezzi solidali, diventando SuperDoc.
MD: “Noi abbiamo una struttura di medici amici su Milano che effettuano circa 7000 interventi gratuiti l'anno. [...]
I nostri Superdoc sono questi dottori che decidono di convenzionarsi con Banca delle Visite e fornire un listino solidale, diciamo, con un listino scontato, e mettere a disposizione delle prestazioni solidali mensili.
Infatti, l’idea di Banca delle visite nasce proprio dal concetto napoletano del caffè sospeso, quindi un gesto generoso di qualcuno che mette a disposizione, in questo caso non un caffè, ma una prestazione medica a favore di una persona che ne ha bisogno e che non ha la possibilità di farla, quindi noi come banca, tra virgolette, teniamo in deposito sia queste donazioni in denaro sia donazioni in prestazioni mediche, per metterle poi a disposizione di persone in difficoltà che ci chiedono aiuto. “
Nonostante i principi su cui si basa e l’ottimo livello riconosciuto globalmente, i ritardi per accedere al servizio sanitario nazionale sono un’esperienza comune a molte persone, tra le quali c’è chi non può prendere la scorciatoia delle visite private e rischia di dover mettere da parte la prevenzione o, addirittura, la propria salute.
Ispirandosi alla tradizione del caffè sospeso, Banca delle Visite propone un modo per aiutare e farsi aiutare, consentendo a chi ne ha la possibilità di offrire una visita o una prestazione sanitaria a chi non può accedervi.
Diffondendo questa possibilità l'obiettivo è quello di costruire un circuito solidale con al centro il benessere e la salute delle persone, entrambi aspetti che non possono restare in sospeso.
Michele Simeone

Sono Michele Simeone, nato in provincia di Trento nel 1992. Laureato in Tecnologie Forestali e Ambientali all’Università di Padova, ho poi conseguito un master in Gestione e Conservazione dell’Ambiente e della Fauna presso l’università di Parma, assecondando la mia passione per la montagna e la natura. Dopo gli studi ho lavorato per 5 anni in un vivaio a Riva del Garda e ho ritrovato il mio interesse per la comunicazione durante la pandemia di Covid19, avvicinandomi al mondo dei podcast. Con duei amici ho creato Bestiacce, un podcast di divulgazione scientifica in chiave goliardica e per SanbaRadio di Trento ho preparato Terra Terra, un programma in 6 puntate sulla cura delle piante domestiche. Per Unimondo scrivo e registro Altro Modo, il mio primo podcast di giornalismo.