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Usa: caso Vioxx, studio su altri farmaci pericolosi
Malattie dimenticate
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Dopo la tempesta Vioxx - il farmaco antiartrite ritirato dal mercato per il suo collegamento con un aumento dei rischi di ictus - e' ora la volta di Baycol: il medicinale anticolesterolo della Bayer, gia' tolto dal mercato americano nel 2001, e' ora nuovamente al centro dell'attenzione. In uno studio sono stati pericoli ancora piu' elevati di quanto sinora ritenuto associati all'uso del prodotto e postula la possibilita' di rischi non ancora compiutamente valutati collegati all'assunzione di farmaci simili.
La ricerca firmata da David Graham - direttore associato del dipartimento sulla sicurezza dei medicinali proprio della Food and drug administration (Fda) - ed altri nove scienziati privati e pubblici ha analizzato dal 2001 ad oggi i dati sanitari relativi a 250mila pazienti che hanno usato farmaci anticolesterolo della categoria delle 'statine' o i medicinali della classe dei 'fibrati' mirati ad abbassare i trigliceridi.
Nel rapporto pubblicato su 'Jama' - la rivista dei medici Usa - gli autori concludono che le statine oggi in commercio comportano un rischio molto basso di sviluppare la malattia muscolare letale indotta invece in piu' alta percentuale di casi da 'Baycol'. Le probabilita' di manifestare la patologia risultano invece cinque volte piu' alte tra i malati che prendono i 'fibrati'.
Per chi assume entrambe le medicine - 'statine' e 'fibrati' - i rischi risultano addirittura 10 volte piu' alti del normale. Il pericolo associato all'uso di 'Baycol' di per se' e' risultato 10 volte piu' elevato di tutte le altre 'statine' studiate. Un rischio che secondo gli esperti diventava addirittura 'astronomico' nel caso di una associazione del prodotto della Bayer con i 'fibrati'. Una persona ogni 10 che usava la combinazione medicinale - rivela il rapporto - avrebbe rischiato di sviluppare la malattia muscolare che puo' portare alla morte.
Secondo Graham, ''cio' che impressiona e' inoltre il tempo lasciato passare dalla Bayer dal momento della consapevolezza del pericolo al ritiro dal mercato del medicinale: un anno e mezzo''. In un editoriale pubblicato anch'esso su 'Jama'a nome dell'Associazione dei medici viene sollecitata l'istituzione di un Uffico indipendente dalla Fda che tenga sotto controllo la sicurezza dei farmaci una volta che sono stati immessi sul mercato. E che sia svincolato cosi' dalla Agenzia - la Fda appunto - che ne approva la vendita. ''E' inconcepibile - osserva l'editoriale - che lo stesso Istituto che da' il disco verde ad un farmaco, la Fda, si attivi alla ricerca continua delle possibili prove di aver commesso un errore''.