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Unicef: un bambino al minuto muore per cause collegate all'Aids
Malattie dimenticate
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"Ogni anno 600mila bambini contraggono l'Hiv e 380mila muoiono a causa dell'Aids, mentre ogni minuto un bambino muore per cause collegate all'Aids" - ha ricordato il Presidente dell'Unicef Italia, Antonio Sclavi, lanciando la campagna "Uniti per i bambini, Uniti contro l'Aids" in occasione della "Giornata nazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza" che si celebra oggi 20 novembre nell'anniversario della approvazione dell'Onu della Convenzione sui diritti dell'infanzia.
"I bambini sono il volto invisibile dell'Aids e la pandemia mette a rischio i diritti fondamentali di milioni di bambini nel mondo" - ha aggiunto Sclavi sottolineando che "nella maggior parte dei Paesi colpiti dalla malattia, meno di un bambino su dieci rimasto orfano a causa dell'Hiv/Aids riceve assistenza pubblica, meno di una donna incinta sieropositiva su dieci ha accesso ai servizi sanitari necessari a prevenire la trasmissione dell'Hiv al nascituro e nemmeno un bambino sieropositivo su venti ha accesso alle cure pediatriche". Nel mondo sono più di 2 milioni i bambini sieropositivi e 15,2 milioni gli orfani che hanno perso almeno un genitore a causa dell'Hiv/Aids.
Quest'anno l'Unicef Italia dedica la "Giornata nazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza" proprio ai "bambini invisibili" ai quali l'Hiv/Aids nega i più elementari diritti, dalla vita alla salute, dalla famiglia alla scuola. L'Aids è al centro dell'attenzione internazionale da più di venti anni, ma l'impatto che ha sulla vita dei bambini non è stato ancora preso nella dovuta considerazione. Ormai sotto controllo nei paesi ad alto reddito, pur con tutti i rischi di una recrudescenza, l'Hiv/Aids continua a diffondersi nell'Africa sub-sahariana ma anche in Asia e nell'Europa dell'Est.
"La pandemia dell'Aids sta vanificando decadi di progressi per l'infanzia, e se la comunità internazionale tarderà ancora a rendersi conto dell'impatto devastante che l'Aids ha sui bambini, il futuro di intere generazioni sarà a rischio. E' arrivato il momento di mettere i bambini al centro dell'agenda internazionale relativa all'Hiv/Aids, per liberare le future generazioni da questa minaccia e per raggiungere gli "Obiettivi di Sviluppo del Millennio" stabiliti dalle Nazioni Unite" - sottolinea Unicef Italia. La Campagna "Uniti per i bambini, Uniti contro l'Aids" in Italia fa pressione sul governo per il puntuale adempimento agli obblighi internazionali in materia di Hiv/Aids e per l'assegnazione di maggiori risorse alla prevenzione e cura dell'Aids pediatrico nei Paesi in via di sviluppo, chiede un maggior impegno per la ricerca e per garantire l'accesso ai farmaci e promuove la partecipazione degli adolescenti per sensibilizzarli e informarli sul problema dell'Hiv/Aids.
La "Giornata nazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza" sarà celebrata oggi ufficialmente al Senato della Repubblica, su iniziativa della Commissione parlamentare per l'infanzia, alla presenza del Presidente del Senato, della vice Presidente della Camera e del Presidente del Consiglio. Molte le altre iniziative collegate alla campagna Unicef: dal mondo del calcio, che ha dedicato le giornate del 18 e 19 novembre, negli stadi di serie A e B, alla campagna "Uniti per i bambini, Uniti contro l'Aids", al mondo del teatro, fino all'iniziativa di RAI 3 "Rai 3 con l'Unicef per i diritti dei bambini", con la messa in onda il 20 novembre di vari speciali. [GB]