ALTRO MODO: Sfide condivise, vittorie di tutti

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Grafica a cura di Ayla Parisi

ALTRO MODOSoluzioni diverse a problemi comuni è un podcast mensile di Unimondo, un progetto di Fondazione Fontana Onlus. Testi e voce narrante sono di Michele Simeone. Grafica a cura di Ayla Parisi. Musica di BoDleasons, tratta da Pixabay con licenza Pixabay.  

Questo mese parliamo di Crossabili, un associazione che si occupa di creare attività memorabili costruite sulle necessità delle persone con disabilità, favorendo la condivisione, il divertimento e l'autonomia. Per Crossabili ha partecipato Mattia Cattapan, fondatore dell’associazione che ringrazio per l’entusiasmo e la disponibilità.

BUON ASCOLTO: https://www.spreaker.com/episode/sfide-condivise-vittorie-di-tutti--58890934

Sfide condivise, vittorie di tutti

Pensando al legame tra sport e disabilità forse ci vengono in mente le gesta di famosi atleti paralimpici ma, salvo conoscere realtà locali o recenti intuizioni come il baskin, è difficile pensare ad altre possibilità, sia per le difficoltà materiali, sia per la mancanza di esempi concreti. 

Chi ha deciso di colmare questo spazio condividendo le sue esperienze e il suo entusiasmo è Mattia Cattapan, fondatore dell’associazione Crossabili e primo pilota con disabilità in Italia a gareggiare, e vincere, in categoria Kart Cross contro piloti senza disabilità, grazie a un veicolo opportunamente adattato.

Già dai suoi esordi in pista la peculiarità della sua storia e il suo carisma portano verso di lui una certa attenzione mediatica. Scuole, centri diurni e cooperative iniziano a contattarlo per raccontare la propria storia ed esibirsi con il proprio kart, ed è a questi eventi che giunge a una amara conclusione.

MC: “Mi vedevano come una parte di un'élite, cioè: se un altro ragazzo come a me finisce in carrozzina e si rompe la schiena, non è che sia facilissimo [e] io ho avuto, tra virgolette, niente di regalato ma ho avuto tante piccole coincidenze che mi hanno portato a realizzare questo sogno. Da là al posto di essere felice sono andato in down, perché sì io ero la, potevo fare le mie esibizioni, potevo di nuovo divertirmi, potevo competere, ma che senso aveva alzare una coppa, vincere una medaglia Il mio obiettivo era non far passare gli altri quello che ho passato io, dare speranza, se c'è lo fatta io puoi farcela anche tu.

[…]

Iniziavo a guardare su youtube, su internet e non c’era niente. Guardavo la televisione e sentivo parlare di tantissimi atleti che hanno costruito comunque una pagina di storia della disabilità. mi son chiesto perchè non l’hanno mai fatto, non lo nego forse anche con un po’ di rabbia. un atleta paralimpico si impegna giorno e notte per superare i propri limiti, per raggiungere i propri obbiettivi allenandosi, ognuno con delle tecniche, ognuno con dei sistemi, se questi sistemi vengono condivisi quanto potremmo essere d’aiuto?

[…]

Un’altro problema è che tutte le realtà, la maggior parte non tutte, perché non si può fare di tutta l’erba un fascio, sono sempre alla ricerca di nuovi atleti, quindi appena ti fai male, appena ti stabilizzi un po' vengono a cercarti per andare in bici, far basket o quant’altro ma l'obiettivo è solo farti diventare un atleta. Quello che non ha le caratteristiche per essere un atleta deve “arrangiarsi”. Perchè? Lo sport è per tutti, ti permette di aumentare l'autonomia, di confrontarti con i veterani… e sono tutte queste sensazioni che ho provato nei primi due, tre anni della mia nuova vita, e ho detto non è giusto, non lo trovo giusto, anche perché a me è all'epoca diventare un atleta non mi interessava, io volevo tornare a essere libero, volevo tornare a divertirmi, volevo tornare a vivere, semplicemente, facendo quello che mi piaceva.”

Concretizzando queste riflessioni, Mattia decide di fondare l’associazione Crossabili, con la volontà di rendere una serie di attività, altrimenti di difficile accesso per le persone con disabilità, alla portata di tutti.

All’inizio gli eventi hanno a che fare con la sua grande passione per i motori: tra i primi progetti modifica un Side-by-Side, un kart biposto, per adattarlo alla sua guida in modo da poter far provare la velocità e l’adrenalina alle persone che di solito possono solo stare a guardare. Dopodiché si apre a un mondo di possibilità diverse, dal fitness alla cucina inclusivi, passando per la pesca in alto mare e i giri in motoslitta.

Più di 380 eventi pensati per essere memorabili e costruiti sulle diverse necessità in modo da renderli davvero accessibili a chiunque, a partire dalla partecipazione gratuita. 

MC: “Quindi CrossAbili, che cos'è? È un'associazione non-profit che offre alle persone con disabilità una serie di attività finalizzate all'inclusione, alla condivisione, al divertimento, all'autonomia, allo sport. 

In poche parole cosa facciamo? Ci prendiamo cura dello svago e del divertimento delle persone con disabilità, rendendole protagoniste dei nostri eventi, regalando emozioni uniche, all'inizio basate sui motori, ad oggi è promozione allo sport a 360 gradi.

[…]

Sullo statuto ho voluto mettere tesseramento a costo zero. Tutte le associazioni vivono grazie ai tesseramenti, grazie a più tesserati ci sono, più soldi ho in entrata, così posso realizzare i progetti. Invece mi sono reso conto che non tutti potevano permettersi anche semplicemente una tessera, perché i problemi della disabilità sono due, la solitudine e il lato economico.

Io ho detto, se creo qualcosa, voglio che sia per tutti, nessuno escluso. Voglio persone vicino alle persone, ho voglia di essere d'aiuto.

[…]

Noi, tra “disabili”, affrontiamo questo argomento e ci rendiamo conto che la disabilità è per i ricchi. Cioè, la disabilità costa. Tutto costa infinitamente tanto. “

La questione economica purtroppo non è marginale per le persone con disabilità, anche considerando gli aiuti economici a cui si può avere diritto, la maggior parte di loro si trova a dover sostenere spese che incidono fortemente sul bilancio famigliare.

L’associazione Crossabili, grazie al finanziamento di aziende e sponsor, consente alle persone di partecipare a diverse attività indipendentemente dal loro reddito, favorendo i momenti di convivialità e condivisione. 

Altro punto fondamentale ricercato dall’associazione è l’autonomia, perseguito favorendo l’accessibilità, oltre che alle attività, ai luoghi, collaborando con architetti della zona, e al lavoro, aiutando nell’inserimento lavorativo basandosi sui punti di forza delle persone e non sui loro limiti, favorendo così una vera inclusione.

La volontà dell’associazione Crossabili è quella di creare un sistema, una realtà che possa dare risposte concrete alle varie necessità delle persone con disabilità, che sia un momento ricreativo e di socialità o che riguardi aspetti della quotidianità forse dati per scontati, come e l’inserimento lavorativo, l’abbigliamento e la sessualità.

MC: “Stiamo lavorando per fare in modo di creare un team, di creare persone e Crossabili diventa una scelta di vita, non, diciamo, un'associazione così, una delle tante, ma dobbiamo riuscire a farla spiccare, proprio perché siamo un po' fuori dagli schemi e dalle regole. Tutto quello che sembra impossibile, noi lo facciamo diventare possibile, studiando delle strategie, usando delle tecniche, mettendoci anima e corpo

[…]

Perché alla fine, quando ti fai una giornata insieme con noi, ti chiedi che cos'è la disabilità? Cosa vuol dire disabilità? Proprio perché ognuno di noi eccelle in qualcosa e ha dei limiti in altro, che sia disabile o no.

E la nostra missione è quella di valorizzare le persone, dimostrando che insieme nulla è impossibile.”

Esperienze e opportunità da noi ritenute scontate e alle quali magari non diamo attenzione, possono presentarsi alle persone con disabilità con vari ostacoli, soprattutto in una società che non ne parla abbastanza e in cui recuperare informazioni risulta complesso.

In questo contesto l’associazione Crossabili si presenta come una rete di persone pronte ad aiutare e ad aiutarsi, accogliendo richieste e sviluppando soluzioni per dare valore alle necessità e alle emozioni di ognuno.

Michele Simeone

Sono Michele Simeone, nato in provincia di Trento nel 1992. Laureato in Tecnologie Forestali e Ambientali all’Università di Padova, ho poi conseguito un master in Gestione e Conservazione dell’Ambiente e della Fauna presso l’università di Parma, assecondando la mia passione per la montagna e la natura. Dopo gli studi ho lavorato per 5 anni in un vivaio a Riva del Garda e ho ritrovato il mio interesse per la comunicazione durante la pandemia di Covid19, avvicinandomi al mondo dei podcast. Con duei amici ho creato Bestiacce, un podcast di divulgazione scientifica in chiave goliardica e per SanbaRadio di Trento ho preparato Terra Terra, un programma in 6 puntate sulla cura delle piante domestiche. Per Unimondo scrivo e registro Altro Modo, il mio primo podcast di giornalismo.

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