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Libera: accordo con Rai per archivio online dell'antimafia
Malattie dimenticate
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E' stato sottoscritto oggi presso la sede Rai di Viale Mazzini il protocollo di intesa tra Libera Informazione e le Teche Rai per l'utilizzo del materiale conservato negli archivi Rai sui temi della legalità e dell'antimafia. Libera Informazione potrà rielaborare e diffondere anche via web i materiali dell'imponente archivio audio-video messi a disposizione dalla Rai e per proporre percorsi di formazione e informazione sulle tematiche della legalità. Libera Informazione e Teche Rai costituiranno un 'Osservatorio sull'informazione contro le mafie' mettendo a disposizione copia dei documenti degli archivi Rai tra cui foto, video e audio fino a un migliaio di ore che andranno a costituire una sorta di archivio digitale dell'antimafia sul web.
Alla firma erano presenti il presidente di Libera don Luigi Ciotti, il direttore generale della Rai Cappon e le due parti firmatarie dell'accordo, il direttore delle teche Rai Barbara Scaramucci e il presidente di Libera Informazione, Roberto Morrione.
"Grazie a questa collaborazione si dà finalmente risalto all'immenso patrimonio a disposizione delle Teche Rai, mettendolo a disposizione della collettività" - ha affermato il direttore generale della Rai, Claudio Cappon. "Un modo per valorizzare l'informazione del servizio pubblico che contribuisce ogni giorno a sensibilizzare l'opinione pubblica su temi importanti e di forte impatto sociale come la mafia, una piaga difficile da combattere". "Informazione e memoria, dunque, che hanno spinto le Teche Rai - ha sottolineato la dottoressa Scaramucci - a fare circolare del materiale, nella convinzione dell'importanza di fornire documenti alla società, svolgendo in questo senso una delle finalità del servizio pubblico".
"La mafia teme più la scuola che la giustizia" - ha detto don Luigi Ciotti, presidente dell'associazione Libera, citando il giudice Antonino Caponnetto. "La nascita di questo osservatorio ci consentirà di portare nelle scuole, nelle università e in altri contesti materiali molto importanti per far crescere il grado di consapevolezza della gente: una società responsabile ha bisogno di documenti".
Anche il presidente di Libera Informazione, Roberto Morrione, ha sottolineato l'importanza dell'informazione per combattere la mafia: "Solo grazie a 'Gomorra' di Roberto Saviano l'informazione ha acceso i riflettori sul processo al clan dei Casalesi". Di qui l'invito del giornalista Nino Rizzo Nervo, già responsabile della sede siciliana della Rai, ad evitare che di questi temi "si parli di i solo in casi emergenza, mentre una dovuta e corretta informazione permetterebbe un costante monitoraggio della situazione e una crescita civica comune". "Chi si occupa di questi temi sa che i periodi più pericolosi sono quelli in cui non ci sono i morti: per questo non bisogna mai distogliere l'attenzione, a differenza di quanto è stato fatto in questi anni". [GB]