G8 Evian: deficitario il piano sulla salute

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Le proposte del Piano d'azione per la salute del G8 non sembrano tener conto dei principi sanciti dalla Carta per la Salute dei Popoli, basata sul presupposto che la salute è una questione sociale, economica e politica, ma soprattutto un diritto umano fondamentale.

Formulata e sottoscritta dai partecipanti all'Assemblea per la Salute dei Popoli che ha avuto luogo nel dicembre 2000 a Savar in Bangladesh, la Carta sancisce l'impegno di organizzazioni internazionali, movimenti della società civile, Ong e gruppi di donne che hanno deciso di lavorare insieme per esercitare una pressione sugli organi decisionali, sui governi e sul settore privato per concretizzare lo slogan ancora non realizzato "Salute per tutti". Un principio che ha guidato, 25 anni fa, la conferenza ministeriale di Alma-Ata, promossa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dall'UNICEF. Per sostenere e diffondere la Carta per la Salute dei Popoli viene quindi promossa la "Campagna per un milione di firme" di cui Aifo è referente per l'Italia.

Rispetto alle sfide economiche, politiche, sociali ed ambientali poste dalla Carta per la Salute, il "Piano d'azione per la salute" del G8 risulta essere fortemente deficitario. Medici Senza Frontiere ha sottolineato che la proposta francese di creare nel G8 un gruppo di lavoro per favorire la ricerca sulle "malattie dimenticate" è stata "diluita" dopo che gli Usa hanno presentato un loro testo che cancella o indebolisce molti dei punti-chiave per l'accesso ai farmaci nei Pvs. Secondo Msf nel testo Usa, che ha fortemente influenzato il Piano del G8, si afferma che per combattere le epidemie che nei Paesi più poveri uccidono 14 milioni di persone l'anno, non serve tanto agire sui prezzi dei farmaci per renderli accessibili, ma un generico rafforzamento dei "sistemi sanitari", mentre si ribadisce la volontà di rafforzare i meccanismi di tutela della proprietà intellettuale e di dare un ruolo centrale alle industrie farmaceutiche.

Nonostante le promesse e gli impegni politici adottati dai precedenti G8 a partire da quello di Okinawa nel 2000, fino a oggi non sono state adottate iniziative di rilievo. Da allora il numero di persone colpite dall'Hiv è cresciuto da 34 a 42 milioni, 6 milioni di persone sono morte di tubercolosi e la mortalità per malaria si è quintuplicata in alcune zone dell'Africa. Azione Aiuto, Lila Cedius e MSF hanno lanciato un appello al G8 e ai governanti italiani per garantire la sopravvivenza del Fondo Globale per la Lotta all'Hiv/Aids, tubercolosi e malaria, un fondo che rischia di "morire" per mancanza di soldi.

Nel frattempo l'OMS è impegnata su un altro fronte con l'organizzazione della Conferenza Globale sulla Sars, in programma il 17 e il 18 giugno a Kuala Lumpur in Malesia, con gli obiettivi di analizzare i risultati scientifici sulla malattia ed esaminare gli interventi della sanità pubblica per contenerne la diffusione.

Fonti: AIFO, Medici Senza Frontiere, Lila Cedius;

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