Farmaci: peggiora l'accordo, Msf rivedere brevetti

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L'accesso ai farmaci rappresenta uno dei temi più discussi in ambito dell'Organizzazione Mondiale del Commercio. Pochi giorni prima dell'inizio della Conferenza di Hong Kong, il Consiglio TRIPS di Ginevra aveva deciso di inserire nell'accordo omonimo la decisione del 30 agosto 2003 per l'esportazione dei farmaci salva vita verso i Paesi in crisi sanitaria. I Paesi in via di sviluppo (Pvs) e le associazioni di lotta all'AIDS avevano firmato un appello congiunto per chiedere all'Organizzazione Mondiale del commercio (OMC) la modifica dell'accordo del 2003 e di non inserirlo negli accordi TRIPS. Per tale accordo, presentato in pompa magna da Lamy e Mandelson come soluzione definitiva per rendere disponibili i farmaci anti AIDS e gli altri farmaci essenziali ai Paesi non in grado di produrli, è così complesso che in due anni non é stato usato neanche una volta.

Nel frattempo la situazione è ulteriormente peggiorata visto che dal 1 gennaio 2005 l`India, la Tailandia e il Brasile non possono più produrre i farmaci anti AIDS come generici, né esportarli in altri PVS. Scadendo la moratoria, sono stati obbligati ad adeguare la propria legislazione alle regole del OMC e quindi a tutelare i brevetti delle multinazionali per vent'anni. Concretamente questo significa cancellare ogni speranza di cura efficace per i trenta milioni di persone sieropositive che vivono in Africa e per altri sei milioni di malati di Asia e America Latina. "Una condanna a morte presentata a Hong Kong come una grande vittoria e un'importante concessione ai PVS!" esclama l'europarlamentare Vittorio Agnoletto che è presente a Hong Kong e sta partecipando alla Conferenza Interparlamentare con la delegazione ufficiale del Parlamento europeo. "Moltissimi deputati africani e latinoamericani sono intervenuti a denunciare questa truffa ma senza ottenere alcun risultato. Non c'è miglior sordo di chi non vuole sentire" conclude Agnoletto.

Secondo Medici Senza Frontiere (MSF), a distanza di qualche anno dalla storica diminuzione del costo dei farmaci di prima linea per il trattamento dell'AIDS, le persone affette da HIV/AIDS devono ancora confrontarsi con l'impossibilità di acquistare farmaci salvavita perché fuori dallo loro portata. La disponibilità della terapia antiretrovirale a prezzi accessibili divenne una realtà perché non esistevano brevetti sui prodotti farmaceutici in alcuni paesi produttori chiave come India e Brasile. Ma le regole dell'Organizzazione Mondiale del Commercio stanno determinando un esaurimento delle principali fonti di produzione di farmaci generici. All'inizio del 2005, l'Accordo dell'OMC sugli Aspetti di Proprietà Intellettuale legati al Commercio ( WTO's Agreement on Trade-related Aspects of Intellectual Property Rights TRIPS) è stato pienamente implementato in India e in quei paesi in via di sviluppo che ancora non concedono brevetti sui prodotti farmaceutici.

Il risultato è che l'accesso a nuovi farmaci è diventato ancora più difficile. Dal 2005 in avanti, tutti i nuovi farmaci sono sottoposti ad almeno 20 anni di protezione del brevetto, ad eccezione di quei paesi meno avanzati che non hanno capacità produttiva. Questa diffusione della protezione del brevetto sta già soffocando la competizione dei farmaci generici e rende la necessaria terapia di seconda linea quasi 30 volte più costosa della più accessibile terapia di prima linea. Alla luce di queste nuove sfide, i paesi che hanno la possibilità di produrre farmaci generici (Brasile, Tailandia, India e Cina) hanno bisogno di esercitare costantemente il loro diritto in questa attività, nonostante i brevetti. Per Medici Senza Frontiere, per assicurare l'accesso ai farmaci a tutti, è necessario un meccanismo facile ed in grado di generare profitti, per esportare farmaci generici prodotti con una licenza obbligatoria. "Ma la recente decisione dell'OMC di emendare l'Accordo Trips, basato su un meccanismo che ha fallito nel tentativo di aumentare l'accesso ai farmaci, mostra che l'OMC sta ignorando giorno dopo giorno, la realtà della produzione e dell'approvvigionamento dei farmaci" conclude Msf.

Per Medici Senza Frontiere l'attuale processo decisionale burocratico basato sulla negoziazione farmaco per farmaco e paese per paese, non considera minimamente le economie di scala necessarie ad attrarre l'interesse dei produttori di farmaci. Senza l'"attrazione" di un possibile mercato per i farmaci generici, i produttori non saranno stimolati a partecipare ad un sistema di produzione per esportazione su larga scala. E senza competizione tra diversi produttori, Msf teme che i prezzi dei nuovi farmaci non riusciranno ad abbassarsi e i pazienti di tutto il mondo ne pagheranno le conseguenze. Msf chiede ai membri dell'Organizzazione Mondiale del Commercio di valutare le misure esistenti emesse dall'OMC per facilitare l'accesso ai farmaci, identificare le barriere per la completa implementazione della Dichiarazione di Doha e proporre validi e praticabili modi per eliminare gli effetti negativi che i brevetti farmaceutici causano sull'accesso ai farmaci essenziali. [AT]

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