www.unimondo.org/Guide/Salute/Malattie-dimenticate/Analfabetismo-una-piaga-per-un-adulto-su-cinque-soprattutto-per-le-donne-e-negli-Stati-arabi-77225
Analfabetismo: una piaga per un adulto su cinque, soprattutto per le donne e negli Stati arabi
Malattie dimenticate
Stampa
Nel mondo un adulto su cinque è ancora oggi analfabeta e nei due terzi dei casi si tratta di donne: sono infatti circa 774 milioni gli adulti che non possiedono le nozioni minime di scrittura e lettura. E' negli Stati Arabi che l'analfabetismo raggiunge punte massime: ben il 44% della popolazione, una percentuale che supera anche quella riscontrabile nell'Asia Sud Ovest (il 41%) e nell'Africa subsahariana (39%). Percentuali di rilievo si registano anche nella zona caraibica (30%), mentre nel resto del mondo scendono al di sotto del 10%: in America Latina il 10%, in Estremo Oriente l'8%, nella zona del Pacifico il 7%, nell'Europa centrale e orientale il 3% ed infine l'1% in Asia centrale, Nord America e Europa occidentale. Nel mondo, più di 72 milioni di bambini non sono scolarizzati mentre un numero ancora maggiore frequenta la scuola irregolarmente o l'abbandona. Sono i dati forniti dall'Unesco in occasione della Giornata mondiale dell'alfabetizzazione 2007.
"Malgrado molte e svariate azioni - scrive nel suo messaggio il direttore generale dell'Unesco, Ko㯀chiro Matsuura - l'alfabetizzazione per tutti resta ancora un obiettivo difficile da conseguire. Poiché l'anno 2007 si situa a metà percorso del Decennio delle Nazioni Unite per l'alfabetizzazione (2003-2012), è il momento giusto per prendere in esame la sfida mondiale dell'alfabetizzazione". "Dobbiamo agire adesso - esorta Matsuura - per costruire un mondo alfabeta, condividendo i benefici sociali e umani dell'alfabetizzazione".
In particolare quest'anno, la Giornata internazionale dell'alfabetizzazione che si tiene a Bamako, in Mali, pone l'accento sulla relazione vitale tra alfabetismo e salute."L'alfabetizzazione - spiega Matsuura- rafforza le capacità delle persone di trarre partito dalle possibilità che sono loro offerte in materia di salute e educazione, per esempio ricercando cure mediche per se stessi o per un figlio malato, adottando misure preventive come le vaccinazioni o acquisendo una migliore conoscenza dei metodi di pianificazione familiare". L'Unesco, dunque, richiama i governi, le organizzazioni internazionali, la società civile e il settore privato "a rinnovare il loro sostegno all'alfabetizzazione in quanto aspetto indissociabile del diritto universale all'educazione e in quanto fondamento essenziale del miglioramento delle condizioni della salute".
Sul tema della giornata interviene l'AMREF che ha scelto Henry Kangethe, un ex ragazzo di strada del Centro di assistenza di Amref a Nairobi, come protagonista della Conferenza africana regionale a sostegno dell'Alfabetizzazione globale (Bamako, Mali, 10-12 settembre). La storia di Henry, come di molti altri ragazzi di strada assistiti e istruiti da Amref, è un chiaro esempio di come, soprattutto in Africa, l'educazione possa cambiare e salvare la vita. Amref evidenzia inoltre che i 13 milioni di bambini resi orfani dell'Aids sono spesso costretti ad abbandonare gli studi o addirittura a non intraprenderli. Ma l'Aids colpisce anche il corpo insegnante: il Kenya nel 2005 ha perso 600 insegnanti morti di Aids mentre nello stesso anno, in Mozambico, la spesa pubblica per rimediare all'assenteismo del corpo docente dovuto all'Aids ammontava a 3.3 milioni di dollari.
E il Volontariato Internazionale per lo Sviluppo - Vis ribadisce il proprio impegno sottolineando che "l'istruzione è un diritto fondamentale che deve essere garantito a tutti i bambini del mondo. E' la chiave dello sviluppo umano di tutte le popolazioni. Senza istruzione non c'è futuro per un popolo, non ci può essere sviluppo, non c'è giustizia, non c'è pace". Il VIS da anni si è posto come obiettivo la tutela e la promozione dei diritti dei bambini e degli adolescenti con interventi nel settore dell'educazione e del sostegno a bambini, adolescenti e giovani a rischio d'esclusione sociale; con la formazione professionale e l'inserimento sociale e lavorativo dei gruppi vulnerabili; la formazione di operatori, educatori, insegnanti e quadri locali e la promozione e la tutela dei diritti umani così come della condizione della donna. [GB]