www.unimondo.org/Guide/Salute/Malattie-dimenticate/A-Monfalcone-per-dire-basta-all-amianto-60636
A Monfalcone per dire basta all'amianto
Malattie dimenticate
Stampa
In un Teatro comunale affollatissimo - la segreteria ha contato più di seicento iscritti - si sono aperti i lavori della Conferenza nazionale non governativa sull'amianto organizzata a Monfalcone (Go) dall'Associazione Esposti Amianto, associazione ALSOLE, con CGIL, CISL, UIL, INTESA - SNALD E SNOP, con il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia e il contributo del Comune di Monfalcone.
In apertura, il sindaco di Monfalcone Gianfranco Pizzolito, dopo aver ricordato il triste motivo per cui Monfalcone è sempre coinvolta nella questione amianto, ha proposto l'istituzione di un Forum permanente che si ponga un obiettivo preciso: arrivare, entro i prossimi 10 anni, a poter dire "In Italia Amianto Mai Più". Il senatore Antonio Pizzinato, membro del comitato promotore della conferenza e presidente dell'associazione Alsole, ha sottolineato gli obiettivi da raggiungere, modificando la legge 257/92 e i successivi interventi del 2003: la valenza dei parametri previdenziali ai fini del prepensionamento e non a scopi economici (oggi l'esposizione all'amianto e "monetizzata"⅀); l'assistenza gratuita a chi soffre di malattie asbesto-correlate; l'omogeneità dei trattamenti previdenziali tra pubblico e privato e la considerazione dei settori marittimo e militare, per ora esclusi dalla normativa; la costituzione, presso il Ministero del Lavoro, di un gruppo tecnico che segua il settore delle bonifiche e l'istituzione di norme apposite per gli addetti a tale attività; il riconoscimento degli effetti normativi indipendentemente dalla durata dell'esposizione (oggi la legge considera solo chi è stato esposto per oltre dieci anni); l'istituzione di un Fondo di Solidarietà per le vittime, necessario per ribadire le differenziate ed estese responsabilità dello stato e della società nel suo complesso. A tale proposito Pizzinato ha parlato di un "inquinamento ambientale" che non coinvolge soltanto i lavoratori, ma anche i loro familiari, i militari e tutti i cittadini italiani che hanno lavorato all'estero.
L'Assessore regionale Antonaz ha dichiarato, infine, la necessità di "far pagare chi sapeva e, per motivi spesso legati al profitto, ha taciuto". Così, si rende oggi necessario che la Conferenza nazionale e le regioni stesse sostengano fattivamente le vertenze legali delle famiglie delle vittime.
Sono intervenuti al dibattito anche Renzo Bellini, segretario generale CISL, Fulvio Aurora, Associazione Esposti Amianto nazionale e il Pm veneziano Felice Casson.
Fonte: Conferenza Amianto