Terzo asse tematico - Educazione e culture

Stampa

A discutere il tema dell`educazione e delle culture al Forum Mondiale dell`Educazione a Porto Alegre il 26 ottobre sono stati invitati Maria Fernanda Pontifice, consigliera del ministro dell`educazione di San Tome` e Principe, Elsie Rockwell, ricercatrice dell`Istituto Politecnico Nazionale messicano e Bernard Charlot, direttore dell`equipe ESCOL (Educazione, socializzazione e comunita` locali) all`Universita` di Parigi VIII.

In apertura, Charlot ha parafrasato Goethe ("Chi non conosce una cultura straniera non puo` conoscere la propria") entrando nel merito del dilemma che offre, in risposta al rispetto per le differenze culturali, le opzioni del costruire scuole diverse per culture diverse o una scuola aperta tutti. Esprimendosi a favore di questa seconda opzione, Charlot ha sottolineato che il diritto alla differenza culturale diviene emancipatorio nella misura in cui permette anche il diritto alla somiglianza, affermando un futuro comune per l`umanita`. ㏀l razzista non ricusa la differenza, ma la somiglianza. Con riferimento alle esperienze delle amministrazioni di sinistra brasiliane impegnate a favorire un piu` stretto legame fra scuola e partecipazione comunitaria, il direttore di ESCOL ha tenuto a mettere in evidenza che e` altrettanto importante favorire anche la capacita` di distanza fra giovani e comunita` di origine, elemento essenziale per sviluppare pensiero critico e capacita` di resistenza: e`necessario valorizzare la tensione fra legame e distanza in rispetto alla`comunita`, assumendo il rischio che i giovani possano anche allontanarsene.

Anche Maria Fernanda Pontifice vede gli scambi culturali come la forma piu` importante di apprendimento mutuo per aiutare il rispetto fra i popoli. Ha ricordato con orgoglio l`opera di Paulo Freire a San Tome` e Principe che, dopo l`indipendenza dal Portogallo, lancio` una campagna di alfabetizzazione decisiva per portare la percentuale degli analfabeti dall`80 al 20%, ma ha dovuto ricordare con amarezza l`attuale crisi del sistema educativo del suo paese, colpito dalle misure di privatizzazione.

Elsie Rockwell si e` detta preoccupata per l`introduzione di programmi di educazione interculturale che definiscono dall`esterno e dall`alto le culture "altre" senza affrontare i conflitti sociali che fanno da contesto alle differenza culturali, in un continente dove la meta` dei giovani sono poveri e ha raccomandato strategie educative che sappiano privilegiare l`attenzione per i tessuti sociali, per le pratiche piuttosto che per i prodotti.

Fonte: Unimondo

Ultime su questo tema

Cultura: una risorsa anche per la cooperazione internazionale

25 Febbraio 2025
Aiutare lAfrica non significa intervenire solo su problemi contingenti". È questo l’approccio dell’associazione Atout African arch.it. (Alessandro Graziadei)

Giornata della Memoria: la memoria delle deportazioni

27 Gennaio 2025
Si pone il problema di come gestire, classificare, schedare racconti orali, come supporto e approfondimento, nell'epoca della scomparsa fisica dei testimoni diretti non solo nella Giornata della Me...

Le Università italiane e il boicottaggio a Israele

12 Dicembre 2024
Il Cub Trento e l’ SBM-Sindacato di Base Trento hanno inviato una richiesta di cessazione di ogni collaborazione con lo Stato d’Israele. (Maurizio Sacchi)

Il mondo presente e futuro

04 Novembre 2024
Presentazione del libro di Mario Capanna “Verrò da te”, presso la Camera del Lavoro di Milano. Il libro propone un’utopia realizzabile: un parlamento mondiale. Il pretesto per tale disquisizio...

Risoluzione Sasso: l’educazione sessuale e affettiva è ancora un miraggio per le scuole italiane

11 Ottobre 2024
La risoluzione 7-00203 presentata da Rossano Sasso e recentemente approvata promuove linee guida che escludano la presunta “ideologia gender” dall'educazione sessuale nelle scuole. Un approccio che...