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Software Libero: l'importanza di chiamarsi 'Open Source'
ICT Tecnologie informatiche
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Le associazioni impegnate sul fronte del software libero osservano che lo scenario legislativo europeo e le iniziative a carattere locale non trovano un'adeguata risposta nel testo della direttiva, che smentisce le indicazioni e le valutazioni esposte dallo stesso Ministro Lucio Stanca nel comunicato stampa apparso il 24 Ottobre scorso sul sito del Ministero. Infatti risultano contrarie a qualunque considerazione di merito - sia essa politica, tecnica od economica - operazioni che tendono ad alienare il criterio di modificabilità del sorgente ed eliminare l'indicazione che sollecitava le amministrazioni ad assicurarsi contrattualmente la disponibilità del codice sorgente nei casi in cui il fornitore non fosse più in grado di fornire supporto.
Laddove la Direttiva indica come da preferirsi le soluzioni che rendano i sistemi informatici indipendenti da un unico fornitore, favorendo quindi le soluzioni basate su software libero che come è noto non costringono ad approvviggionarsi da uno specifico fornitore, vengono introdotti specifici criteri di esclusione proprio per tali soluzioni, lasciando ampi spazi per deroghe ed elusioni. Infine si osserva che la funzionalità di esportazione dei documenti in formati aperti, indicata come un elemento di privilegio, era stata riconosciuta dalla Commissione istituita dallo stesso Ministro come una necessità, per la quale gli esperti selezionati dal Ministero avevano auspicato norme prescrittive.
La Free Software Foundation Europe risponde pubblicamente alla lettera aperta al Sindaco di Roma redatta da Paolo Pietrosanti. L'associazione che difende, sviluppa e diffonde il software libero in Europa evidenzia come il concetto stesso di software libero sia nato proprio per non discriminare nessuno. Nella lettera sottolinea anche che esiste software sviluppato in Italia con fondi pubblici ma rilasciato con licenze limitanti e proprietarie, di fatto impedendo che su questi progetti si crei un ecosistema fertile di utenti e aziende, libere in tutti i sensi. [AT]
Fonti: Associazione Software Libero, Free Software Foundation Europe, Il Secolo Della Rete