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Educare al software libero anche a scuola
ICT Tecnologie informatiche
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Il Software Libero non trova spazio nel Piano nazionale di formazione degli insegnanti sulle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (For TIC). Lo rivela la Free Software Foundation Europe, organizzazione non governativa senza fini di lucro che si dedica a tutti gli aspetti del SL in Europa. Nel Piano viene erroneamente sottolineato il messaggio che "copiare software è reato", mentre il software libero, diversamente dal software proprietario, può essere copiato e redistribuito legalmente, senza nemmeno l'obbligo del contrassegno SIAE. "Specialmente nella scuola, condividere la conoscenza liberamente e accedere a strumenti efficaci e a basso costo, come ad esempio quelli collegati al progetto GNU, dovrebbe essere promosso e incentivato, non occultato" - spiega Stefano Maffulli, presidente della Sezione Italiana della FSF Europe - "e peraltro già oggi moltissimi insegnanti usano software libero nella didattica con risultati ottimi e incoraggianti". L'invito all'inclusione del FSF nei percorsi di formazione costituisce il tema principale di una lettera inviata dal Centro Educazione alla Mondialità a tutti i dirigenti scolastici della Provincia di Padova, e sottoscritta da un gruppo di tecnici e studiosi informatici dell'Università patavina. Pur avendo a disposizione un software gratuito che consentirebbe notevoli risparmi nell'utilizzo degli strumenti informatici, il paradosso attuale è che, a parte rare eccezioni, la scuola italiana, ed anche l'università, spendono milioni di Euro in licenze per addestrare consumatori Apple-Microsoft.
" Fonte: » Free Software Foundation Europe, Software Libero nella Scuola, CEM;