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Dall'informazione al diritto alla conoscenza
ICT Tecnologie informatiche
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Al Summit degli enti locali sulla societa' dell'informazione di Lione (4-5 dicembre) Shulamith Koenig e' venuto a presentare le posizioni del People's Movement for Human Rights Education.
Di fronte a un gran parlare di modelli di business per la realizzazione delle infrastrutture necessarie a colmare i vari divari digitali, c'e' chi, come ENDA (Senegal) e il gruppo di ricercatori franco-senegalesi Africa'nti si domanda sele nuove tecnologie non siano la nuova carota degli "sviluppatori" e la societa' dell'informazione una nuova forma di religione.
Domanda niente affatto fuori luogo di fronte a forum sulla formazione condotti da Microsofts e infrastrutture al Summit interamente in software proprietario. Bisogna ribaltare la prospettiva con cui si parla del ruolo della societa' civile rispetto alla diffusione delle tecnologie, afferma Koenig, non si tratta di far spazio ai diritti umani, ma di considerare la questione dell'accesso ai saperi e delle nuove tecnologie come un ambito che deve essere GUIDATO dal qudro di riferimento dei diritti umani.
In questo quadro e' urgente riflettere sull'interazione fra societa' civile e amministrazioni locali, sia nelle aree rurali marginalizzate dalle politiche di connettivita', sia nelle citta' dove in 15 anni vivranno oltre 4 miliardi di persone. Esemplari in questo senso alcuni casi studio da citta' che fanno parte della rete Human Rights Cities in development, da Rosario in Argentina a Nagput in India a kati, Mali.