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Brevetti: prima vittoria di UE e FSFE nella causa Microsoft
ICT Tecnologie informatiche
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Il Presidente della Corte Europea, Bo Versterdorf, ha rigettato l'appello di Microsoft per ritardare l'applicazione delle sanzioni. Microsoft è stata obbligata dalla Commissione Europea a pubblicare le informazioni tecniche delle interfacce del loro sistema operativo Windows per permettere ai propri concorrenti di raggiungere l'interoperabilità tra i loro sistemi e Windows stesso. Poiché le altre controparti di Microsoft nel processo hanno deciso di ritirarsi dalla causa, questa è una vittoria importante soprattutto per la Commissione Europea e per la Free Software Foundation Europe (FSFE).
Nel 2001 L'Unione Europea, tramite la Direzione Generale della Concorrenza (guidata dal prof. Monti) ha iniziato ad occuparsi della posizione dominante di Microsoft sul mercato dei sistemi operativi desktop. La Free Software Foundation Europe è stata invitata dalla Commissione Europea a rappresentare gli interessi del movimento del Software Libero. Nel 2004 la FSFE participa al giudizio di appello, per difendere ancora la libertà di concorrenza e la libertà di scelta contro gli abusi. La decisione di FSF Europe di contribuire alle indagini della Direzione Generale della Concorrenza è dovuta alla nostra lunga e vasta esperienza nel campo del software.
"FSF Europe crede che Microsoft debba rivelare tutte le informazioni necessarie a raggiungere la piena interoperabilità con i suoi sistemi, siano essi Media Player o Directory Service. Per raggiungere questo risultato, non è necessario svelare il codice sorgente sviluppato da Microsoft, non è necessario rivelare alcun "segreto industriale", poiché i protocolli e le interfacce sono già in un certo senso "pubblici" (visto che è possibile farne il reverse engineering, ma questo è un modo scomodo per poterli utilizzare). È estremamente importante che la Direzione Generale della Concorrenza salvaguardi il mercato ed eviti che i brevetti sul software siano legalizzati in Europa, affinché risulti sempre possibile implementare queste interfacce anche sotto forma di Software Libero" - comunica la FSFE.
Intanto, con il proprio veto, la Polonia ha bloccato l'approvazione finale della direttiva sui brevetti software in Consiglio Europeo. "Questo significa che la direttiva dovrà essere discussa nuovamente al Consiglio" - comunva la FSFE. Sembra che diverse nazioni abbiano cambiato idea, orientandosi contro i brevetti software, rispetto all'ultima discussione di maggio, dove si è registrata solo una risicata maggioranza a favore dei brevetti. [GB]