Gcap: lettera a Berlusconi sui tagli alla cooperazione

Stampa

I tagli ai fondi per la cooperazione allo sviluppo decisi nella Finanziaria 2009 "causerebbero una riduzione complessiva delle risorse di circa 400 milioni di euro: numeri che porterebbero l'Italia all'ultimo posto in Europa per l'Aiuto pubblico allo sviluppo (Aps) dei Paesi più poveri del mondo". Lo scrivono in una lettera aperta inviata nei giorni scorsi al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, le ong della 'Coalizione italiana contro la povertà' (Gcap) e personaggi dello spettacolo - da Bono a Jovanotti- che chiedono al governo di "mantenere gli impegni presi in ambito internazionale". La missiva, pubblicata nei giorni scorsi da 'il Sole24Ore' e ripresa da alcune agenzie di stampa ricorda che "nonostante l'attuale crisi finanziaria, Paesi come Francia, Spagna e Germania non stanno riducendo i fondi per lo sviluppo, come invece fa l'Italia".

"Facciamo appello al Suo senso di responsabilità e a quanto da Lei affermato in occasione di importanti summit internazionali per evitare che l'Italia arrivi al G8 senza credibilità alcuna" - scrivono le Ong. "A partire da quest'estate abbiamo assistito all'approvazione di drastici tagli alle iniziative del Ministero degli affari esteri (MAE) per la cooperazione italiana allo sviluppo, per un ammontare di 170 milioni di Euro all'anno a partire dal 2009". "La Finanziaria presentata in Parlamento prevede, per il solo 2009, ulteriori tagli ai fondi per la cooperazione, che causerebbero una riduzione complessiva delle risorse di circa 400 milioni di euro".

Da qui l'appello al premier "affinchè' scongiuri i pesanti tagli" all'Aps. "Il contributo della cooperazione italiana è fondamentale sia alla politica estera del Paese sia allo sviluppo economico generale" - ricordano le Ong. Alla vigilia di importanti appuntamenti internazionali che vedranno l'Italia protagonista, primo tra tutti la Presidenza italiana del G8 2009, l'Italia non può permettersi di perdere credibilità". Nel testo si ricorda, infine, che "a conti fatti centrare gli Obiettivi Onu di Sviluppo del Millennio concordati per il 2010 costerebbe a ogni italiano meno di mezza tazzina di caffè al giorno".

Nei giorni scorsi ad un convegno il funzionario del ministero degli Affari esteri, Mario Sammartino ha confermato i tagli pari al 54% dei fondi attuali.

Dall'annuncio della Finanziaria triennale, le associazioni hanno ripetutamente posto l'attenzione sui tagli ai fondi pubblici alla cooperazione (Aps) e hanno richiamato il problema anche durante il recente Stand up! Take action! promosso dalla campagna Onu per gli Obiettivi del Millennio.

La stessa coordinatrice internazionale della Campagna del Millennio, Eveline Herfkens, ha richiamato il Governo italiano agli impegni presi in sede internazionale. "L'Italia è il fanalino di coda per i fondi stanziati a favore della campagna delle Nazioni Unite per gli obiettivi del Millennio. Una posizione che potrebbe avere serie conseguenze sulla credibilità della sua presidenza del G8 del prossimo anno" - ha sottolineato la Herfkens durante un'audizione alla Commssione Esteri della Camera. "Siamo molto preoccupati per l'attuale tendenza degli aiuti allo sviluppo in Italia" - ha aggiunto.

Tra i firmatari della lettera, promossa dalla Coalizione italiana contro la Povertà (Gcap), ci sono anche importanti realtà italiane quali l'Associazione italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa e il CeSPI (Centro Studi Politica Internazionale) e non mancano realtà internazionali come la Coalizione End Water Poverty e Azione per la salute globale. [GB]

Ultime su questo tema

Microfinanza: una storia a cui credere

23 Dicembre 2023
Il nuovo report di 60 Decibel riafferma con forza il ruolo unico e insostituibile della microfinanza nello sviluppo socio-economico dei più emarginati. (Marco Grisenti)

Beirut: impresa, dignità. I pilastri di un progetto di microcredito

30 Settembre 2022
La storia di Hope Center, una realtà solidale rivolta soprattutto ai giovani senza distinzione di fede ed etnia. La sede in uno dei quartieri più colpiti dall’esplosione al porto del 2020. ...

Il microcredito tra moda e mancate promesse

24 Agosto 2022
In base agli ultimi dati (2018), l’industria della microfinanza serve circa 140 milioni di persone, di cui i 4/5 sono donne e i 2/3 vivono in aree rurali. (Sbilanciamoci!)

Insieme per fare informazione. In nome di un mondo migliore

15 Aprile 2021
Da oggi Raffaele Crocco è il nuovo direttore di Unimondo. Resta anche direttore responsabile dell’Atlante. Due progetti che si affiancano con l’idea di diventare un migliore strumento di informazione.

Microfinanza e Covid-19: la povertá che ritorna

23 Dicembre 2020
Preoccupa l’allarme della World Bank di una povertá estrema in aumento nel 2021, mentre gli istituti di microfinanza hanno le mani legate. (Marco Grisenti)

Video

Grameen Story