Un sito per riformare le istituzioni internazionali

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La campagna mondiale per la riforma del sistema delle istituzioni internazionali, promossa da Ubuntu (World Forum of Civil Society Networks), e sostenuta da una serie di attori della società civile mondiale, è stata presentata per la prima volta nel 2002 al World Summit on Sustainable Development di Johannesburg. All'origine di questa iniziativa è l'affermazione sulla scena mondiale della 'società civile transnazionale', "le cui molteplici voci" - sottolinea Federico Mayor di Ubuntu - "necessitano di essere coordinate per poter essere ascoltate e favorire una 'prospettiva umana' nelle azioni politiche, sociali, culturali ed economiche".

Obiettivi di questo processo sono: una riforma approfondita del sistema delle istituzioni internazionali, il coinvolgimento di tutti gli attori della scena mondiale (istituzioni, diversi livelli di governo e società civile nel senso più ampio), la stipula di accordi nell'ambito della società civile sulle linee concettuali e metodologiche necessarie a questa riforma. Per questi scopi sono previsti strumenti di azione come: un portale sulla riforma delle istituzioni internazionali (www.reformwatch.net, in fase di attivazione), la formazione di un'opinione pubblica mondiale consapevole della necessità delle riforme e capace di esercitare una pressione sui poteri internazionali, la creazione di una Commissione Mondiale sulla Governance Democratica Globale, in grado di tracciare una proposta di riforma.

Quale sarà il contributo dell'Europa nella costruzione di un nuovo ordine internazionale pacifico e democratico?
Con la 5a Assemblea dell'Onu dei Popoli, in programma a Perugia dal 4 al 12 ottobre 2003, che si concluderà con la Marcia per la pace Perugia-Assisi, la Tavola della Pace intende promuovere un vasto dibattito internazionale sul ruolo dell'Europa nel mondo ascoltando e coinvolgendo le organizzazioni della società civile provenienti da varie parti del globo. Obiettivo: discutere insieme il futuro dell'Unione Europea e contribuire così alla definizione di una Costituzione europea che riconosca le responsabilità dell'Europa verso il resto del mondo.

Fonti: Reform Campaign, Ubuntu, Tavola della pace;

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