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Milano: rinviato il convegno 'Fermiamo il pericolo nucleare'
Economia di guerra
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Una nota di Massimiliano Reggi (Ufficio Pace - Provincia di Milano) informa che che "per cause di forza maggiore il convegno 'Fermiamo il pericolo nucleare' in programma per sabato 9 Giugno a Milano è stato posticipato. "Purtroppo una serie di eventi improvvisi e fuori dal nostro controllo hanno costretto a questa decisione. E' comunque ferma l'intenzione di effettuare il convegno successivamente, in data da definirsi (probabilmente settembre), mantenendo la struttura di fondo che era stata pensata" - riporta la nota.
"Fermiamo il pericolo nucleare": è il titolo del convegno che si sarebbe dovuto tenere a Milano sabato 9 giugno promosso dalla Consulta della Pace di Milano in collaborazione con Rete Italiana Disarmo e numerose associazioni. Il nuovo appuntamento faceva parte del percorso "Territori disarmanti" che, iniziato a Roma lo scorso febbraio con il convegno "Dalle 'banche armate alle tesorerie etiche" è proseguto in questi mesi con importanti convegni a Firenze e a Brescia.
Di fronte ad un'opinione pubblica preoccupata ma spesso indifferente, il convegno di Milano intendeva "dare la sveglia e fare il punto della situazione sulla proliferazione nucleare": un tema tornato prepotentemente alla ribalda per le recenti tensioni tra Washington e Mosca sul progetto Usa di scudo spaziale nell'Europa dell'est. Il convegno di Milano intendeva però proporre anche una discussione, che non sfugge al confronto con la cultura militare e del realismo diplomatico, sulle strade percorribili promosse da parte del movimento per il disarmo tra cui, in Italia, la Campagna per la denuclearizzazione immediata, unilaterale, del nostro Paese; a livello euro-mediterraneo con l'iniziativa per attuare la dichiarazione di Barcellona del 1995 e a livello globale per fare avanzare a livello ONU, con gli approcci intelligenti ed equi proposti dai Sindaci di Hiroshima e Nagasaki, il "Trattato di Non Proliferazione Nucleare".
Il Convegno prevedeva tre sessioni: nella mattinata, dopo i saluti del Presidente della Provincia di Milano e dell'Assessorato alla Pace della Provincia, una sessione dedicata a "I rischi della proliferazione nucleare, lo stato attuale" con interventi di P. Cotta Ramusino (Pugwash International), E. Del Giudice (Istituto Nazionale Fisica Nucleare), A. Baracca (Università di Firenze) e dei giornalisti di RAINews24 M. Sanna, A. Saso e M. Torrealta su "Quelle imbarazzanti 90 atomiche in giardino" presenti in Italia.
Nel pomeriggio le due sessioni si sarebbero concentrate inizialmente sulle proposte in atto: una discussione per il rilancio della campagna "Mayors for Peace" promossa dai sindaci di Hiroshima e Nagasaki, su "Il disarmo nucleare in marcia verso la Perugia-Assisi", sul "L'alternativa al modello di difesa nuclearizzato" quindi sulle iniziative della- Campagna per il Disarmo del Belgio per il disarmo nucleare in Europa e infine "La campagna per una Legge di iniziativa popolare per il disarmo nucleare".
La seconda sessione pomeridiana intendeva promuovere un confronto sulle "Linee di azione per un mondo più sicuro dalla distruzione nucleare": dopo il videomessaggio della Vicepresidente Parlamento Europeo on. Morgantini , il confronto sarebbe proseguito con gli interventi del sen. F. Martone (Commissione Esteri del Senato), di don A. Bizzotto (Beati i costruttori di Pace), di L. Castiglioni (Ordine Francescano Secolare) e dell'on. Tana de Zulueta (Commissione Affari Esteri Camera) al quale sono stati invitati a partecipare diversi rappresentanti del Governo. [GB]