www.unimondo.org/Guide/Economia/Economia-di-guerra/Italia-Rete-Disarmo-incontra-Lula-a-Roma-85548
Italia: Rete Disarmo incontra Lula a Roma
Economia di guerra
Stampa
Una delegazione della Rete italiana per il disarmo e della Campagna "Control Arms" ha incontrato a Roma il presidente del Brasile Luiz Ignacio Lula da Silva. L'incontro si è tenuto nell'ambasciata del Brasile a Piazza Navona a Roma durante un evento organizzato per permettere un contatto tra il presidente brasiliano Lula, in visita ufficiale di due giorni nel nostro paese, e la società civile italiana. La delegazione della Rete italiana per il disarmo intende esprimere al presidente Lula, e per suo tramite a tutto il popolo ed il governo brasiliano, apprezzamento e gratitudine per gli sforzi loro e degli attivisti per la pace della società civile nel contrastare la violenza armata attraverso il voto popolare.
Il 23 ottobre 122 milioni di brasiliani potranno votare per la proibizione della vendita a civili di armi e munizioni. Un passaggio cruciale per il paese sudamericano, che attualmente detiene il macabro primato del maggior numero di morti per arma da fuoco (circa 38.000 ogni anno). Pur nella sua dimensione nazionale, il referendum per la proibizione della vendita delle armi e delle munizioni in Brasile ha una rilevanza mondiale: per la prima volta un atto democratico di voto agirà direttamente sul tema del disarmo. Nella situazione attuale del mondo è di estrema importanza elevare il controllo internazionale delle armi per prevenire la violenza armata a livello globale. Il mondo intero si sentirà fortemente interpellato e coinvolto dai risultati di questa votazione, dall'impatto politico e strategico sicuramente globale.
Per maggiori informazioni:
- sul referendum brasiliano
- sulla campagna Control Arms
- Dossier su Armi e disarmo
L'incontro all'ambasciata brasiliana di Roma avrà inoltre l'attenzione di tutto il mondo e di tutte le organizzazioni internazionali che si occupano di lotta contro il devastante impatto delle armi leggere. Domenica 16 ottobre, infatti, è stata scelta come "Giornata internazionale di azione per sostenere il referendum brasiliano sul disarmo". Iniziative di sensibilizzazione avranno luogo di fronte alle ambasciate della Repubblica Federale del Brasile in tutti i continenti, ed ovviamente l'incontro di Roma ne sarà il vertice. Il coordinamento di tutti questi eventi viene gestito da Iansa (International Action Network on Small Arms) di cui la Rete italiana per il disarmo fa parte.
"Non si tratta solo di un momento importante per i brasiliani, ma anche per il resto del mondo che guarda a questo referendum con grande attenzione. Se il Brasile voterà per fermare la vendita di armi, verranno di conseguenza rafforzate tutte le campagne in atto per rafforzare il controllo legislativo sulle armi" ha dichiarato Rebecca Peters, Direttrice di Iansa. "In Italia da tempo la Rete Disarmo (in collegamento con i missionari del sito brasiliano Adital, con Pax Christi e con il Centro di ricerca per la pace di Viterbo) sta agendo per informare la popolazione italiana di questo appuntamento storico, capace di indurre un passo avanti di grandi proporzioni a tutta l'umanita'. Per la prima volta un popolo potrà scegliere se impostare la propria sicurezza sulla condivisione, su una società piu' forte e democratica piuttosto che su un uso indiscriminato delle armi" aggiunge Francesco Vignarca, della segreteria nazionale della Rete italiana per il disarmo e della Campagna "Control Arms". Il referendum brasiliano è sostenuto inoltre da numerosi premi Nobel per la pace tra cui Adolfo Perez Esquivel, Amnesty International, Betty Williams, Desmond Tutu, International Physicians for the Prevention of Nuclear War (Ippnw), Jody Williams, Mairead Corrigan, Oscar Arias Sanchez, Shirin Ebadi e la Fondazione Albert Schweitzer.
Maggiori controlli sulle armi in Brasile hanno già iniziato a mostrare risultati positivi: nel 2004 (il primo anno dall'entrata in vigore dello Statuto sul disarmo) le morti per arma da fuoco sono diminuite dell'8%. Cio' significa 3.234 vite salvate rispetto all'anno precedente. è la prima volta che una diminuzione del genere avviene in Brasile in 13 anni. Non va dimenticato poi che il governo del presidente Lula è stato tra i primi a sostenere la campagna internazionale Control Arms (promossa in Italia dalla Rete italiana per il disarmo e da Amnesty International) che si pone come obiettivo principale la promulgazione di un Trattato internazionale sul commercio delle armi. Recentemente anche l'Unione Europea (da sola responsabile del 39% delle vendite di armi del mondo) ha dato il proprio sostegno alle richieste della campagna Control Arms. La delegazione della Rete italiana per il disarmo incontrerà il presidente Lula anche per ringraziarlo di questo importante e forte sostegno. [GB]