ONU: al via il meeting di verifica sulle armi leggere

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Dal 7 all'11 luglio si svolge a New York il primo incontro biennale delle Nazioni Unite per discutere l'implementazione del Programma di azione (PoA) sulle armi leggere. Si tratta di un appuntamento in cui oltre 100 governi valuteranno il progresso raggiunto nella limitazione dell'uso e della diffusione di armi leggere, alla luce degli impegni presi nel 2001 durante la conferenza Onu relativa a questa tematica. Tra le questioni più urgenti: il mercato nero delle armi, il sistema di marcatura internazionale per rintracciare le piccole armi e l'assistenza ai paesi che cercano di liberarsi dai traffici di questi strumenti, che secondo l'Onu, uccidono ogni anno 500.000 persone.

Nel 2001 alcuni Stati africani e Ong, come International Action Network on Small Arms (IANSA), hanno criticato la limitata prospettiva della Conferenza Onu del 2001 che non ha previsto alcuna condanna per gli armamenti dei gruppi ribelli. Secondo IANSA sono pochi i progressi fatti finora dai governi nell'ambito della limitazione delle armi leggere.

Tra le delegazioni partecipanti all'incontro di New York, Intermòn Oxfam promuove la necessità di adottare, entro il 2006, un trattato mondiale per il controllo del commercio di armi, affinché sia sorvegliato il mercato internazionale di tali
strumenti la cui proliferazione incontrollata e l'ampio abuso stanno causando una crisi dei diritti umani a livello globale.

E' di questi giorni, inoltre, la pubblicazione del Rapporto 2003 di Small Arms Survey, la migliore analisi sulla situazione delle armi leggere nel mondo e sui loro effetti sulle popolazioni locali.

Il terzo posto per la produzione mondiale di armi leggere spetta all'Italia e nella provincia di Brescia viene realizzato il 90% della produzione. Proprio a Brescia un cartello di associazioni della società civile ha recentemente istituito un Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere (OPAL) come luogo indipendente di ricerca, monitoraggio, analisi e di informazione sulla produzione e il commercio delle "armi leggere e di piccolo calibro".

Intanto, dal prossimo 11 luglio entrerà in vigore in Italia la legge 148 che modifica la normativa 185/1990 sulla trasparenza nel commercio delle armi, una riforma aspramente criticata dalle organizzazioni società civile.

Di recente gli organismi che hanno sostenuto la Campagna Contro i mercanti di armi - In difesa della 185, Arias Foundation e Safeworld, si sono incontrati a Roma per stabilire una "piattaforma d'azione comune" in Europa. L'Unione europea è proiettata verso il potenziamento dell'industria delle armi e la liberalizzazione degli scambi e, per il 2004, prevede l'ingresso di dieci nuovi Paesi dell'Est che hanno una legislazione di settore piuttosto fragile e sono oggetto di condizionamenti politici.

Fonti: UN Wire, Iansa, Small Arms Survey, Intermòn Oxfam, Vita.

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