Honduras: l'accordo Cafta stritola la debole economia

Stampa

Il Congresso nazionale dell'Honduras ha ratificato il trattato di libero commercio del Centro America (Cafta) che stipula un accordo commerciale tra Stati Uniti, Costa Rica, ElEstados Unidos, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, e possibilmente la Repubblica Dominicana. Le organizzazioni sociali gridano allo scandalo perché il Presidente del Congresso Nazionale, Porfirio Lobo Sosa, si era compromesso con una riunione stabilita per l'8 marzo, ad ascoltare l'opinione contraria al trattato prima di discuterla nel Congresso. Nei fatti questo accordo non è stato mantenuto e, nonostante la presenza di una moltitudine di lavoratori del settore pubblico sotto il palazzo del Congresso, i deputati hanno ratificato l'accordo che agevola gli Stati Uniti.

Il Consejo Civico De Organizaciones Populares E Indigenas De Honduras (Copinh) responsabilizza da questo momento il Congresso Nazionale per le conseguenze che ne verranno tra cui la violazione della Costituzione della Repubblica visto che d'ora in avanti i tribunali saranno sopranazionali e la fine dell'agricoltura honduregna, visto che non ci sarà competizione con con i produttori statunitensi che, al contrario di quelli honduregni, godono di sussidi e di protezione da parte del loro governo.

La perdita delle medicine naturali e tradizionali dei popoli indigeni, visto che le multinazionali farmaceutiche avranno il diritto di patentarle. A questo si aggiunge il fallimento della micro, piccola e media impresa che sarà distrutta totalmente dall'entrata nel paese dei prodotti nordamericani.

In tutto il paese continuano le mobilitazioni, occupazioni delle strade principali e marce. Il Copinh ha partecipato con centinaia di persone al blocco di circa 6 ore della strada principale del paese, la Panamericana. La risposta del Governo è stata quella di militarizzare tutti i punti strategici del paese, quindi polizia in tenuta antisommossa ed esercito contro un popolo che chiede di essere rispettato. Ognuna di queste manifestazioni si è svolta in maniera pacifica, a parte nella zona di Copan, da cui sono arrivate poche ed imprecise notizie, su uno scontro tra i manifestanti ed un deputato "nervoso" che si è lanciato con la sua auto sulle persone e che ha iniziato a sparare. Sembra non ci siano stati feriti.

E gli effetti negativi di questo accordo sono confermati anche da un rapporto dell'International Relations Center secondo cui il Cafta girererà solo il coltello nella piaga. I promotori del Cafta ritengono che potrà aiutare queste piccole nazioni a superare lo shock che comporterà, il primo gennaio 2005, la fine del sistema delle quote tessili deciso all'interno dell'Organizzazione Mondiale del Commercio. Alcuni tra gli 'entusiasti' del Cafta arrivarono addirittura ad affermare che il trattato è l'unico modo di "salvare" le industrie tessili e di capi di vestiario in questi paesi. Ma da un'analisi più approfondita condotta

Negli ultimi 15 anni il regime del commercio estero dell' Honduras è stato liberalizzato considerevolmente, senza lasciare grandi benefici per l'economia. Il paese si incorpor㳀 alla Organizaci㳀n Mundial del Comercio (OMC) nel 1995. Le riforme successive ridussero la tariffa effettiva media dal 13,5% all'inizio degli anni 90 a meno del 2,5% nel 2003. Nel 1992 e nel 2000 si eliminarono una serie di barriere non tariffarie sebbene per alcuni beni agricoli e di consumo finale si è mantenuto un alto grado di protezione. Di fatto gli Stati Uniti rimangono il principale partner commerciale con il 56% delle esportazioni e un 43% delle importazioni. [AT]

Ultime su questo tema

Quando sostenibilità fa rima con redditività

12 Luglio 2024
Integrare la sostenibilità all’interno del business delle imprese consente di conseguire risultati migliori anche in termini economici. (Alessandro Graziadei)

Industria della moda: i costi nascosti dell’abbigliamento Made in Europe

15 Maggio 2023
Un nuovo rapporto pubblicato dal Fair Trade Advocacy Office, basato sulla ricerca sul campo della Campagna Abiti Puliti, denuncia le pratiche commerciali scorrette che caratterizzano l’industria de...

Progetto “KM0”, 90 giovani coinvolti nel volontariato legato all’economia solidale

22 Dicembre 2021
Si concluderà lunedì 13 dicembre, con un corso di “public speaking” condotto dall’esperto Andrea Ciresa, il progetto “KM0: Giovani volontari per fare la cosa giusta”, promosso da Fa’ la cosa giusta...

Progetto “KM0”, 90 giovani coinvolti nell’economia solidale

05 Dicembre 2021
Si concluderà lunedì 13 dicembre, con un corso di “public speaking” condotto dall’esperto Andrea Ciresa, il progetto “KM0: Giovani volontari per fare la cosa giusta”, promosso da Fa’ la cosa giusta...

Il mondo ha fame. Di sviluppo

02 Dicembre 2021
È partita la Campagna 070 che chiede all’Italia impegni concreti nella cooperazione internazionale e nello sviluppo equo e sostenibile. (Alessandro Graziadei)

Video

Rai Tre: Campagna Altromercato