Farmaci: accordo in sede WTO senza lo sconto del brevetto

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Siglato un documento d'intesa a Ginevra in sede dell'Organizzazione Mondiale del Commercio sui farmaci generici a basso costo per combattere malattie sociali come l'Aids. Molte nazioni in via di sviluppo hanno dichiarato che accetteranno l'accordo a patto che i prezzi dei farmaci non vengano maggiorati con la scusa che siano necessarie spese supplementari per controllare il mercato nero. Inoltre ci hanno tenuto a precisare che ritengono l'accordo debba essere considerato a breve termine, massimo due anni, e che si attendono di vedere subito questa intesa inserita nell'accordo sulle proprietà intellettuali.

"L'accordo raggiunto è stato pensato per favorire gli Stati Uniti e le compagnie farmaceutiche occidentali," commenta
Ellen 't Hoen di MSF. "Sfortunatamente, favorisce ben poco i pazienti poveri. Le regole globali sui brevetti continueranno a far aumentare i prezzi dei medicinali." "Oggi, i Paesi possono usare le licenze obbligatorie per importare, dato che sono disponibili sul mercato mondiale forniture di versioni generiche di molti farmaci," dice Céline Charveriat di Oxfam. "Quello che i Membri dell'OMC non sembrano aver considerato è che il pesante sistema che stanno instaurando non fa niente per assicurare che la produzione di generici continui in futuro. Al contrario, i Paesi in via di sviluppo avranno poche alternative ai prezzi astronomici e al lungo monopolio dei medicinali di marca delle compagnie farmaceutiche."

Secondo la Lila Cedius i paesi più poveri devono poter mettere in atto quelle due "clausole di salvaguardia" che, sulla carta, sarebbero previste proprio dall'accordo TRIPS del WTO. I Paesi poveri dovrebbero avere la possibilità di produrre generici scavalcando i brevetti e, qualora alcuni Stati non fossero in grado di produrli, per scarse capacità industriali, dovrebbero avere la possibilità di importare i generici da altri Paesi. "Gli interessi delle multinazionali stanno mettendo a rischio la vita di 40 milioni di persone sieropositive in tutto il mondo. Non dovrebbe essere un organismo quale il WTO, che si occupa di commercio, a poter decidere sulla salute pubblica", ha commentato Vittorio Agnoletto di Lila Cedius.

Da ricordare che nella primavera del 2000 un gruppo di industrie farmaceutiche non esitò a fare causa al governo sudafricano, per avere osato approvare una legge per arginare l'epidemia di Aids che infestava - e infesta, il paese. La legge Mandela, così si chiamava, avrebbe sospeso il pagamento dei brevetti, e questa era una cosa inaccettabile. Il processo, dal quale le compagnie furono costrette a ritirarsi, fu un autogol colossale soprattutto perché portò sotto i riflettori erano andate le cifre della disparità di prezzo fra generici e originali.

Fonte: Nadir onlus, Medici Senza Frontiere,Lila Cedius;

Per approfondimento: Treatment Action Campaign, movimento sudafricano dei sieropositivi;

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