Unione Europea: l'acqua a rischio privatizzazione

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Intervenendo a margine del Convegno Coop "Acqua per la pace", l'europarlamentare Mario Soares, già premier e presidente del Portogallo, e presidente del Comitato internazionale per il contratto mondiale dell'acqua, ha criticato l'azione dell'Ue nelle trattative in vista del nuovo vertice del Wto che si svolgerà a Cancun nel prossimo settembre. "Quando l'Unione europea, che pure pubblicamente si impegna a difendere la risorsa acqua come bene comune dell'umanità, promuove trattative di revisione dei trattati mondiali sui servizi e chiede a 72 Paesi poveri la liberalizzazione dei propri sistemi d'acqua, sbaglia. Se l'unione politica nasce su queste premesse, nasce male", ha detto Soares.

Riccardo Petrella, presidente del Comitato italiano per il contratto dell'acqua, ha rivelato che i 4 miliardi di dollari richiesti dal premier francese Chirac al G8 di Evian per creare un Water Fund per gli interventi urgenti, si sono ridotti a un miliardo di euro già stanziati dall'Ue. Troppo poco per il miliardo e oltre di persone che non ha accesso all'acqua potabile e per i due miliardi e mezzo che non dispongono di misure igienico-sanitarie di base. Petrella ha proposto la creazione di un Fondo internazionale per l'acqua, gestito da tutti i cittadini, tramite una tassa sulle acque minerali e contributi governativi.

Il prossimo luglio sarà lanciata ufficialmente la campagna "Acqua di tutti", promossa dalla federazione di Ong Cipsi insieme a Legambiente e Wwf Italia, in collaborazione con il Comitato italiano per il Contratto mondiale dell'acqua. Si tratta di una iniziativa di sensibilizzazione, informazione e
raccolta fondi per finanziare progetti nei Paesi più poveri e consentire l'accesso all'acqua potabile e la tutela ambientale della risorsa idrica in 11 Paesi tra Africa e America Latina.

Anche i comuni italiani sono stati invitati dal Cipsi a prendere alcuni impegni concreti con i cittadini per combattere l'emergenza siccità: comunicazione sullo "stato dell'acqua", campagne di sensibilizzazione presso le famiglie per un consumo critico dell'acqua, finanziamenti pubblici locali dell'accesso all'acqua e creazione di "punti acqua" nei luoghi pubblici.

Fonti: Cipsi, Redattore Sociale, Wateraid.

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