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Caos americano: salviamo salute e medicina
Sessualità
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Foto: Unsplash.com
Gli ordini esecutivi emanati da Donald Trump per interrompere le attività di ricerca, assistenza e cura delle istituzioni sanitarie USA e gli interventi di Elon Musk per demolire le attività di USAID hanno generato rabbia, preoccupazione e sconcerto. E hanno già causato danni e impatti misurabili. La rivista Lancet ha pubblicato un editoriale che è una critica puntuale e insieme una chiamata alle comunità mediche e scientifiche a resistere e a sostenere una visione della salute inclusiva, equa e solidale. Scienza in rete vuole condividere questo sforzo e questo impegno.
L’editoriale di Lancet in risposta alle politiche di Trump
Ritiro dall'OMS e dagli accordi di Parigi. USAID chiuso e aiuti bloccati, cessazione dei programmi sanitari a livello globale. Blocco di 3 trilioni di dollari di sovvenzioni e prestiti federali, che mettono a repentaglio il funzionamento di Medicaid.
Una pausa radicale sulle attività chiave nei National Institutes of Health (il più grande istituto di ricerca biomedica al mondo). Ordini di sospensione dei lavori presso i Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Negazione della diversità di genere. Reintroduzione della politica di Città del Messico (che blocca i finanziamenti alle ONG che forniscono informazioni e consulenza sull’aborto). Interruzione delle comunicazioni, che hanno visto il Morbidity and Mortality Weekly Report (il bollettino settimanale dei CDC) interrompere le pubblicazioni per la prima volta in 60 anni. Le azioni di Donald Trump a livello nazionale e globale non sono una rivalutazione ponderata delle priorità degli Stati Uniti.
Sono un attacco radicale e dannoso alla salute del popolo americano e di coloro che dipendono dall'assistenza estera degli Stati Uniti. Sono anche un attacco alla comunità della ricerca medica e sanitaria. La possibilità di lavorare dei ricercatori è stata gravemente limitata o addirittura interrotta. La libertà di parola è limitata. L'uso di determinati termini, tra cui "genere", "transgender", "LGBT" e "non binario" è vietato sui siti web del governo degli Stati Uniti (e nei manoscritti inviati alle riviste scientifiche) e una direttiva ha sospeso l'invio di nuovi lavori proposti per la pubblicazione per tutti i dipendenti e i collaboratori dei CDC. The Lancet ha già avvertito l'impatto di queste misure: i revisori stanno declinando i propri compiti e gli autori si stanno autocensurando. Le istituzioni sanitarie potrebbero esitare a criticare pubblicamente la nuova amministrazione, ma questa timidezza è un errore. Le azioni di Trump devono essere denunciate per i danni che stanno causando.
Il congelamento di 90 giorni degli aiuti degli Stati Uniti, compresi i fondi per il President's Emergency Plan for AIDS Relief, anche con una deroga per i "programmi umanitari salvavita", sta lasciato i servizi in una sorta di limbo, in particolare per la prevenzione dell'HIV verso i gruppi più a rischio. Non sono preoccupazioni astratte. Moltissimi operatori sanitari sono stati licenziati, le strutture di assistenza hanno chiuso e i pazienti ne stanno soffrendo (come dimostrano gli approfondimenti in questo numero). Elon Musk ha definito USAID "malvagia" e "organizzazione criminale", spacciando falsità nel tentativo di giustificare lo sventramento, se non l'abolizione, dell'agenzia. Queste decisioni sono profondamente sbagliate, con impatti di vasta portata che hanno fatto regredire di decenni i guadagni di salute nel controllo delle malattie e nell'equità delle cure. Le azioni di Trump sono un attacco specifico alla salute delle donne, in particolare alla salute e ai diritti sessuali e riproduttivi. I progressi via via compiuti su clima e salute ora rischiano di bloccarsi o addirittura di invertirsi. Più persone si ammaleranno e più persone moriranno...