Unesco: Giornata della tolleranza in tempi di guerra

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"Poichè le guerre nascono nelle mente degli uomini, è nella mente degli uomini che devono essere elevate le difese della pace" - recita il Preambolo dell'Atto costitutivo dell'Unesco. Una citazione che il direttore generale dell'Unesco Koichiro Matsuura richiama nel suo messaggio per la "Giornata Internazionale della Tolleranza" che si celebra ogni anno il 16 novembre. "Il perpetuarsi e l'aggravarsi di molteplici forme odiose di intolleranza, religiosa o politica, pongono oggi una singolare sfida alla comunità internazionale" - sottolinea Matsuura che ricorda come "l'ignoranza e la paura dell'altro continuano ad essere utilizzate per diffondere sentimenti di odio, violenza ed esclusione".

La Giornata Internazionale della Tolleranza "fa parte di quei simboli sottili che segnano le coscienze - afferma in un suo messaggio Koichiro Matsuura, direttore generale dell'Unesco, l'organismo dell'Onu, con sede a Parigi, per l'istruzione, la scienza e la cultura - aprendo la strada a una necessaria introspezione collettiva. Essa ci impegna con forza a riflettere sull'attualità di un principio nel quale vediamo i fondamenti più sicuri dei nostri diritti, della nostra libertà e diversità". Matsuura sottolinea quindi: "Quest'esercizio non è vano: la globalizzazione, l'ampiezza dei fenomeni migratori e il multiculturalismo ripropongono oggi la questione del vivere insieme per molte comunità con differenti culture e religioni. La tolleranza ci coinvolge tutti, poiché rende possibile l'esistenza di queste differenze e, allo stesso tempo, fa sì che le differenze rendano necessario il suo esercizio.

Un tema, quello della globalizzazione e della necessita' del multiculturalismo al quale è dedicato il recente Rapporto dell'agenzia delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp) dal titolo "Identità e differenze culturali in un mondo unito". Nell'era della globalizzazione, dove la diversità è spesso fattore di discriminazione e conflitti, l'agenzia Onu invita ad "attuare politiche multiculturali che riconoscano le differenze, valorizzino le diversità e promuovano la libertà culturale".

Il messaggio del direttore generale dell'Unesco, inoltre, dopo aver ricordato che, tutt'uno con il rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, proprio la tolleranza "è alla base del contratto sociale che rafforza e coordina l'azione delle nostre organizzazioni internazionali" Matsuura aggiunge: "Certamente, il perpetuarsi e l'aggravarsi di molteplici forme odiose di intolleranza, religiosa o politica, pongono oggi una singolare sfida alla comunità internazionale. In particolare, l'ignoranza e la paura dell'Altro continuano ad essere utilizzate per diffondere sentimenti di odio, violenza ed esclusione. Si tratta di offese fatte al mondo e alle regole del vivere comune." Il direttore generale dell'Unesco quindi aggiunge:" In questo contesto, è importante riconoscere che la tolleranza, in rapporto alla banalità del male e alla fragilità della nostra umanità, non deve essere indifferente ma impegnata. Essa assomiglia all'esercizio vigile di un'etica della responsabilità, preoccupata dell'integrità dell'uomo e della nostra appartenenza costante ad un'umanità degna di tale nome". Auspicando un'azione concreta frutto di partecipazione collettiva, Matsuura conclude: "La tolleranza non è tanto una fede ingenua, quanto un esercizio ragionato che permette il dialogo, lo scambio e la riconciliazione, che dà la possibilità di pensare insieme e trovare un senso. È questo che consente all'uomo di definire norme etiche, valide ed accettabili per tutti. Nessuna società moderna può durevolmente costituirsi ed espandersi in un clima di intolleranza". [GB]

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