Ue: razzismo e xenofobia verso i musulmani in Europa

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L'EUMC (European Monitoring Centre on Racism and Xenophobia - l'Osservatorio europeo dei fenomeni di razzismo e xenofobia) ha presentato il 18 dicembre scorso Vienna le relazioni sulla discriminazione e l'islamofobia nell'UE, in linea con le pubblicazioni EUMC riguardanti gli Ebrei, i Rom ed altri gruppi nell'UE. La relazione "I musulmani nell'Unione europea: discriminazione e islamofobia" illustra il panorama della situazione dei musulmani nei 25 Stati membri dell'UE e si basa sullo studio delle ricerche disponibili e l'analisi di dati statistici - segnala Migra, l'Osservatorio di Trento sulla discriminazione degli immigrati nel lavoro.

Lo studio presenta i dati disponibili sulla discriminazione cui sono soggetti i musulmani sul mercato del lavoro, nel campo dell'istruzione e nella ricerca di un'abitazione. Nella scala dei fenomeni di islamofobia si parte dalle semplici minacce verbali per arrivare alle aggressioni ai danni di beni e persone.

"La relazione sottolinea che l'estensione e la natura di tali episodi in Europa restano tuttora poco documentate e riportate. Pertanto, la relazione dell'EUMC raccomanda agli Stati membri di adoperarsi per aumentare il livello di denuncia di simili incidenti come pure per attuare misure volte a contrastare con decisione discriminazione e razzismo. Discriminare qualcuno rappresenta un illecito che minaccia il senso stesso di appartenenza all'Unione europea per tutti i mussulmani" - riporta per l'Osservatorio sulla Legalità Gabriella Mira Marq.

Solo il Regno Unito, pubblica dati specifici riguardanti i reati di odio ai danni dei musulmani. In proposito, Anastasia Crickley, presidente del consiglio di amministrazione dell'EUMC, ha ribadito all'Osservatorio sulla Legalità che la carenza di dati rende difficile quantificare la natura esatta della discriminazione contro i Musulmani in Europa e precisato che "il lavoro dell'EUMC, finalizzato a sostenere i governi nel dotarsi di politiche efficaci contro la discriminazione e la xenofobia, dipende dalla conoscenza del problema da affrontare. Il fatto che molti Stati membri non siano ancora riusciti a raccogliere dati utili rivela la difficoltà di sviluppare politiche realistiche contro il razzismo".

La relazione riporta una rassegna di esempi di buone prassi, provenienti da enti di governo nazionale o locale, da ONG ed altri, riscontrati in diversi Stati membri, proponendo del pari una serie di soluzioni pratiche. Secondo l'EUMC, le sfide-chiave che dovranno essere affrontate, soprattutto a livello locale e regionale, sono quelle di migliorare il livello di istruzione, assicurare parità di trattamento sul mercato del lavoro e di accesso alle abitazioni nonché incoraggiare la partecipazione alla vita pubblica. [GB]

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