Preoccupazione per il collasso delle strutture ospedaliere

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"Il personale sanitario - riferisce Pietro Gigli, operatore di Tdh Italia da Baghdad - preferisce non recarsi più a lavorare per paura di attacchi di bande armate e perché oramai gli edifici ospedalieri mancano di tutto. Il sistema sanitario è collassato. Ci si chiede dove siano finite le centinaia di feriti, tra cui molti bambini, evacuati dagli ospedali prima dei saccheggiamenti". Pietro Gigli si è rifiutato di commentare le dichiarazioni di Ronald Rumsfeld, secondo cui "caos e violenza sono esagerati dalla stampa internazionale". L'organizzazione umanitaria, insieme alla Federazione Internazionale Terre des hommes incontrerà a Ginevra, lunedì 14 marzo, la Commissione ONU per i Diritti Umani per chiedere di intervenire, affinché il Diritto Umanitario Internazionale non sia più calpestato e sia garantita la protezione dei civili, degli ospedali e del trasporto degli aiuti umanitari. "La gente che si trova in difficoltà non può aspettare la fine del conflitto - dichiara Donatella Vergari, direttore esecutivo di Terre des hommes Italia - La Coalizione deve garantire immediatamente l'ordine pubblico in modo che le ONG possano liberamente prestare i servizi necessari per evitare ulteriori inutili vittime, soprattutto tra i bambini". Intanto oggi parte da Amman - con destinazione Baghdad - un convoglio organizzato da Terre des hommes Italia, Ics e Un ponte per, carico di kit di medicina di base per 10mila persone, saponi disinfettanti, siringhe, analgesici, sacche per urine e sangue, soluzioni fisiologiche, cemento per gessi. Kit da cucina, taniche per acqua, taniche per petrolio, lampade a petrolio, saponi, shampoo, asciugamani, coperte matrimoniali e singole, coperte e cuscini per bambini, latte per bambini, biscotti proteici per bambini.

Fonte: Terre des hommes Italia

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