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ll governo argentino di Milei chiamerà le persone con disabilità “idioti”, “imbecilli” e “ritardati”
Popoli minacciati
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Foto: Unsplash.com
In Argentina, tutte le persone con una disabilità mentale anche lieve rientreranno in una di tre categorie: "idiota", "imbecille" o "debole di mente". L'indicazione è arrivata ufficialmente dal governo guidato da Javier Milei, colpito dalle proteste. Il presidente è già alle prese negli ultimi giorni con uno scandalo criptovalute in cui è accusato di aver aiutato truffare moltissimi cittadini. La riforma che sta sollevando polemiche in queste ore riguarda le persone con disabilità, e cambia i termini che il governo userà per rivolgersi a loro. Tra le altre cose, si reintroduce anche il "ritardo mentale" tra le patologie riconosciute.
Il cambiamento è arrivato tramite un decreto che riguarda l'Andis, o Agenzia nazionale della disabilità. Con questa risoluzione, pubblicata il 14 gennaio ma inizialmente passata inosservata, il governo ha cambiato una serie di procedure riguardanti le selezioni per la pensione di invalidità. Tra i cambiamenti c'è stato anche quello dei termini utilizzati, tornando a un modello antiquato che l'Argentina aveva abbandonato da anni.
Già alla fine dello scorso anno l'Andis aveva iniziato a rivedere le norme legate alla pensione di invalidità. I criteri precedenti seguivano la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, che in Argentina ha il valore di testo costituzionale, ma secondo il governo erano troppi ampi e inclusivi, al punto da permettere delle truffe.