Scusate, ma loro non possono

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Non possono star seduti. A qualcuno tanto per non fare nomi e cognomi come il consigliere comunale di Padova Vittorio Aliprandi potrebbe venire anche da vomitare nel vedere un rom seduto a mendicare. E se qualcuno gli fa gentilmente notare che “è andato un po’ sopra le righe” risponde categorico: "Sempre polemiche ma che palle, ma a uno non possono dar fastidio i rom? Dobbiamo integrarci noi, fargli le case, mantenerli. Questi non vogliono integrarsi rubano come attività principale, fanno figli a nastro. E nessuno di loro vuol lavorare, e noi dobbiamo farci un….”. Ed altre amenità e luoghi comuni che volentieri risparmiamo al lettore.

Non possono camminare. Il consigliere sopracitato si lamenta nell’aver visto il mendicante rom, prima seduto, camminar a passo lesto. A suo dire “l’avrebbe preso a calci”. Conosco almeno tre nomadi fuoriclasse: Pirlo, Ibrahimovic e Mihajlovic che si divertono a prendere a calci…..un pallone, però.

Non possono correre. Un altro consigliere, questa volta provinciale (sempre di Padova) sembra esser privo di freni inibitori. Si dice il peccato ma non il peccatore: Pietro Giovannoni. Non sopporta i neri che vincono in mutande la Maratona di Sant’Antonio e propone un bel divieto alla gara per le persone di colore. Ma come. Se prima ci veniva da vomitare nel vederli seduti, li avremmo presi a calci mentre camminavano ed ora vogliamo impedir loro anche di correre? Hitler, al confronto sembra un moderao. Nel ’36 all’Olympiastadion di Berlino li fece correre. Certo. Ordinò alle telecamere di non riprendere Jesse Owens anche perché non correva. Volava. Poi li bruciò forse perché anche gli bruciò perdere.

Non possono esprimersi. Se lo fanno potrebbero essere fraintesi. Basta la parola. E’ capitato a Mohammed Fikri,(quanti conoscevano il suo nome?) 22 anni, marocchino accusato dell’assassinio di Yara Gambirasio. E fu subito crocifisso dalla folla. Migliaia di fan, scusate, fanatici si scagliarono contro il diverso, l’africano, il marocchino augurando la legge del taglione e le cose peggiori. Ora le indagini sembrano andare in tutt’altre direzioni ma anche se fossero degli indigeni nostrani non saremo certo noi ad augurare ogni male.

Non possono esser gay. La legge contro l'omofobia e la transfobia è sepolta in commissione Giustizia alla Camera dei Deputati e la crisi di governo italiano ha fatto passare in secondo piano la discussione in merito, nonostante il Transgender Day of Remembrance celebrato pochi giorni fa durante il quale, in tutto il mondo si sono ricordate le vittime della violenza transfobica.

Non possono esser donne. No. I manager non possono esser donna in Italia. Secondo il Global Gender Gap Report del 2009, lo studio del World Economic Forum sulle diversità tra uomini e donne sul lavoro, l'Italia occupa il 72° posto e ha perso 5 posizioni dal 2008, quando era al 67° posto. “Chea piasa, chea tasa e chea staga in casa” dicono dalle mie parti ed in effetti la donna sembra lavorare in casa 3 ore e 45 minuti più dell’uomo (dati Eurispes 2009).

Non possono esser disabili. Nella crisi, con i tagli alla spesa pubblica e ai servizi per tutti i cittadini, gli invalidi civili sono la categoria debole che soffre più di tutte le altre e così i 'diversi' diventano più diversi degli altri e possono, però, più degli altri, dare un contributo alla tolleranza ed alla comprensione reciproca, afferma Mauro Pepa, presidente dell'Anmic, l'associazione degli invalidi civili impegnata affinché i diritti dei deboli non divengano diritti deboli, come diceva il primo garante di Unimondo Achille Ardigò.

Non Possono. Certo. Non ne possono più di questo paese.

Fabio Pipinato

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