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Sahara occidentale: rinviato il referendum sull'autodeterminazione
Popoli minacciati
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E' di questi giorni la risoluzione delle Nazioni Unite di rimandare ancora il referendum grazie al quale i cittadini del Sahara occidentale potranno esprimersi sul futuro status della regione. Attualmente il popolo Sahrawi è da più di vent'anni sotto occupazione da parte del Marocco.
La risoluzione ha inoltre deciso per il prolungamento di altri due mesi, sino al luglio 2003, della permanenza del contingente Onu di peacekeeping (operazione Minurso), 255 uomini presenti nell'area sin dal 1991. Il referendum è fallito ancora una volta perché non è stato possibile trovare un accordo tra le parti in conflitto, da un lato il Governo marocchino e dall'altro il Fronte Polisario, sul criterio di selezione degli aventi diritto al voto.
Ad aprile entrambe le parti in conflitto avevano bocciato una proposta di piano di pace predisposto dall'ex segretario di stato USA James Baker. Quest'ultimo aveva previsto un autogoverno di transizione sotto il controllo marocchino per 5 anni, durante i quali si sarebbe dovuto predisporre e votare un referendum che sancisse lo status politico del territorio. Secondo l'ex ministro dell'interno marocchino Driss Basri il piano di Baker avrebbe soltanto favorito gli interessi americani nell'area (sfruttamento delle riserve petrolifere e minerarie). L'elaborazione di un nuovo piano di pace richiede però altro tempo. "Il tempo necessario per trovare una soluzione a un conflitto che dura dal 1975" ha commentato il portavoce delle Nazioni Unite Paul Eckhard.
Il Sahara Occidentale è una regione ricca di polifosfati e riserve petrolifere compresa tra il Marocco e la Mauritania. E' grande circa come l'Inghilterra. Sino al 1975 è stata colonia spagnola. In quell'anno la Spagna si è impegnata a rispettare il diritto all'autodeterminazione del popolo Sahrawi. Ma al ritiro delle truppe spagnole seguì immediatamente l'invasione da parte di Marocco e Mauritania che si contesero sino al 1979 il territorio, quando il Marocco occupò l'intera area. Il Fronte Polisario, creatosi per combattere gli spagnoli, sin d'allora lotta per l'indipendenza della propria terra ed il diritto all'autodeterminazione del popolo Sahrawi.
Fonti: Warnews, Arso, Sahrawi.it, Associazione per popoli minacciati;