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Puntare alla luna
Popoli minacciati
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Grafica a cura di Ayla Parisi
Altro Modo. Soluzioni diverse a problemi comuni è un podcast di Unimondo. Testi e voce narrante sono di Michele Simeone.
Oggi vi raccontiamo i progetti Lunattiva che sono intervenuti per fornire nuove prospettive e una rete di possibilità al quartiere popolare di Lunetta a Mantova, proponendo un sistema di assistenza sociale attiva sotto forma di diverse azioni di community building, invogliando le persone a parteciparvi proponendo anche una moneta virtuale, i punti luna.
BUON ASCOLTO: https://www.spreaker.com/user/17285516/ep-2-puntare-alla-luna
TESTO: C’è sempre un certo pregiudizio nei confronti dei cosiddetti quartieri popolari, queste isole di cemento poste ai margini, ma soprattutto verso chi ci vive.
Dal piedistallo di una vita privilegiata è molto facile dettare sentenze, anche pretenziosamente filantropiche, tipo “che cerchino aiuto”, senza però mai provare a immedesimarsi.
Ma è così facile cercare aiuto e trovare soluzioni a problemi a cui magari non si riesce neanche a dare un nome?
Nei quartieri popolari spesso si concentrano delle fragilità che, se ignorate, non spariscono magicamente ma tornano ad affliggere le persone, generazione dopo generazione, tramandando problemi al posto di ambizioni.
M. R. “I primi palazzoni comunque erano palazzi non signorili, sono palazzine che si sviluppano in altezza, con corpi di fabbrica con metrature modeste, perché erano destinati alle famigliole del sud che erano abituate ad arrivare qua per lavorare e cercavano una locazione a basso costo.
[…] Oggi al posto dei migranti del sud Italia sono arrivati i migranti della fascia magrebina, del sud est asiatico, dell’est Europa e anche un pochino latino americani […] Però [...] l’equazione non è corretta cioè, sono stranieri o sono del sud Italia e uguale sono poveri, è un’altra la questione: è che lì si sono concentrati stranieri, o del sud Italia, o mantovani doc che in qualche maniera hanno le caratteristiche per accedere a un alloggio popolare, è evidente che a un alloggio popolare accedono le categorie più fragili
[…] Tramanda mancanza di ambizioni nel senso che, è bruttissimo da dire, ma il figlio di un disoccupato storico è meno avvezzo a cercare lavoro se non lo ingaggi, se non hai nuove regole di aggancio, di ingaggio, di accompagnamento metodologico alle politiche attive del lavoro.
[…]Tramanda mancanza di ambizioni, diciamo, quindi noi abbiamo generazioni di nuclei assistiti nonni genitori, figli e nipoti ma anche grandi potenzialità, proprio per questa miscela di saperi, di esperienze e quindi abbiamo pensato di puntare su lunetta”
Con queste parole Mariangela Remondini, Dirigente del settore welfare, servizi sociali e sport del comune di Mantova, mi racconta il quartiere di Lunetta a Mantova. Non esattamente una banlieue sperduta: relativamente vicino al centro città e ben collegato, il quartiere ha diversi servizi essenziali. Una comunità potenzialmente autosufficiente con più di 4000 persone, circa un decimo degli abitanti totali di Mantova, ma che conserva delle criticità sociali.
La volontà di aiutare in maniera tangibile gli abitanti di questo quartiere si è concretizzata tra il 2019 e il 2023 con i progetti Lunattiva e Lunattiva 2.0, che avevano il comune di Mantova come ente capofila.
Progetti nati unendo enti del terzo settore con l’obbiettivo di passare da un’assistenza sociale passiva a una presenza attiva, cercando in primis di costruire una comunità all’interno del quartiere.
I progetti di community building sono tra quelli più diffusi in questo momento, Lunattiva si è subito distinto per un particolare, un’idea che ha permesso di rendere più coinvolgenti le varie azioni a favore della socialità e del singolo, contribuendo in maniera pratica ad aiutare le persone: i punti luna.
Ideati sulla base delle vecchie raccolte punti delle nonne, sono di fatto una moneta virtuale con cui ripagare i cittadini che partecipano alle azioni del progetto. Ogni punto vale un euro e può essere un sostegno all’economia famigliare, come ci spiega Giulia Cavicchini, referente della società Smartidea, che si occupa della rendicontazione dei progetti Lunattiva.
G. C. “Nel caso di inquilini di alloggi popolari viene scalato direttamente dall’affitto, sia che siano in un stato di morosità, sia che non lo siano, in caso, invece, di persone che partecipano senza però essere inquilini di alloggi popolari, abbiamo inventato con la seconda edizione di Lunattiva queste luna card, che di fatto sono dei buoni acquisto, tessere di buono acquisto, noi le abbiamo fatte con coop alleanza 3.0 proprio perché lasciavano più aperta la possibilità agli acquisti, quindi anche le persone che non ricevevano i punti luna sotto forma di bonus affitto inteso come scalare quel costo dall’affitto, venivano rimborsati in questa modalità.”
Un’idea per coinvolgere e per aiutare e farsi aiutare, che nel solo progetto Lunattiva 2.0, finanziato dalla fondazione CariVerona e svoltosi nel biennio 2021-2023, ha visto l’erogazione di più di 40’000 punti luna e più di 4’000 euro sotto forma di luna card.
Questa possibilità è stata rivoluzionaria, per alcune persone si è trattato del primo guadagno personale, ma i punti luna sono stati principalmente un mezzo per favorire le adesioni alle varie attività proposte nei progetti, chiamate azioni.
Tra queste lo “sportello sociale 2.0” ha permesso la nascita di un'assistenza sociale attiva, proponendo un aiuto in un ambiente informale con un educatore a gestire la rete dei servizi, oppure l’officina di comunità, un luogo fisico volto all’incontro e alla promozione delle iniziative del quartiere. Un’altra azione di successo è stata anche il laboratorio di conversazione fra donne, che ha coinvolto più di 50 cittadine provenienti da 8 paesi diversi ma ci sono stati anche azioni finalizzati all’ingresso nel mondo del lavoro e alla gestione e prevenzione del sovraindebitamento.
Il progetto Lunattiva 2.0 si è concluso nell’estate del 2023, viene però mantenuto lo sportello sociale, per mantenere sempre una finestra aperta sul quartiere, così come i punti luna, fino alla fine dell’anno.
Inoltre, proseguono i laboratori sul lavoro e la finanza famigliare, perché nonostante i limiti temporali di un qualunque progetto, la visione è da sempre orientata verso il futuro.
M. R. “I processi di questo tipo, di rigenerazione, non avvengono dalla sera alla mattina, perché ineriscono le persone e per le persone sono procedimenti organici non meccanici, attengono proprio alla psiche attengono alla sfera più intima delle persone mi lascio andare, mi lascio consigliare, mi attivo, mi alzo dal divano, partecipo, ci credo, mi fido! Per molte di queste persone è stato anche difficile instaurare una relazione di fiducia, in questo ruolo io non ho meriti ma li hanno i miei operatori, le mie operatrici, gli educatori, che sanno come trasformare un bisogno in domanda, come leggere un bisogno, come agganciare le persone, anche le più fragili.
[…] Molti progetti restano sulla carta, Lunattiva è il nostro orgoglio perché siamo passati dalle parole ai fatti
[…] Ecco Lunetta è molto cambiata ma il processo è all’inizio, ci vogliono generazioni per cambiare davvero, ma noi abbiamo pazienza”
La diffusione delle azioni del progetto a quasi tutti i quartieri di Mantova e i vari riconoscimenti ottenuti, anche a livello europeo, fanno intendere quanto valore ci possa essere anche in un solo punto luna.
Il progetto Lunattiva, è riuscito a smuovere una comunità, offrendole una nuova prospettiva e una rete di possibilità, proponendo un sistema remunerativo sia dal punto di vista sociale che economico.
Con la volontà di creare ambizione nel senso migliore del termine e provare a rompere quei meccanismi di determinismo sociale che condannano intere generazioni, si può puntare in alto, forse fino alla luna.
Per saperne di più sul progetto Lunattiva 2.0 potete visitare il sito.
Per il progetto Lunattiva hanno partecipato a questa puntata: Mariangela Remondini, Dirigente del settore welfare, servizi sociali e sport del comune di Mantova e Giulia Cavicchini, referente della società Smartidea (che si occupa della rendicontazione dei progetti Lunattiva) che ringrazio per avermi raccontato al meglio questo progetto.
Michele Simeone

Sono Michele Simeone, nato in provincia di Trento nel 1992. Laureato in Tecnologie Forestali e Ambientali all’Università di Padova, ho poi conseguito un master in Gestione e Conservazione dell’Ambiente e della Fauna presso l’università di Parma, assecondando la mia passione per la montagna e la natura. Dopo gli studi ho lavorato per 5 anni in un vivaio a Riva del Garda e ho ritrovato il mio interesse per la comunicazione durante la pandemia di Covid19, avvicinandomi al mondo dei podcast. Con duei amici ho creato Bestiacce, un podcast di divulgazione scientifica in chiave goliardica e per SanbaRadio di Trento ho preparato Terra Terra, un programma in 6 puntate sulla cura delle piante domestiche. Per Unimondo scrivo e registro Altro Modo, il mio primo podcast di giornalismo.