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Onu: maggiore attenzione ai giovani indigeni
Popoli minacciati
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Si sta svolgendo dal 12 al 23 maggio presso le Nazioni Unite a New York la Seconda Sessione del Forum Permanente sui problemi dei popoli indigeni. Tema scelto dal Forum in quest'edizione "Giovani e bambini indigeni".
Più di 1500 rappresentanti provenienti da circa 500 gruppi indigeni hanno sottolineato come la sopravvivenza e la prosperità della gente indigena sia strettamente collegata alla salute fisica e mentale dei bambini.
In uno specifico documento si precisa che, se i più piccoli non potranno essere istruiti nella cultura e lingua indigena, le preziose risorse di questi popoli non sopravviveranno ai processi di globalizzazione mondiale. Elisabeth Garrett, rappresentante dei giovani Cherokee ha evidenziato la necessità di un'attenzione politica e di processi partecipativi per coinvolgere i giovani nelle decisioni che riguardano il loro destino: finora gli indigeni hanno solo subito danni sociali e ambientlali, distruzione causata da guerre, povertà, colonizzazione e sviluppo insostenibile.
Nel suo messaggio, Kofi Annan, ha chiesto un'attenzione urgente alle questioni dei popoli indigeni nel lavoro delle Nazioni Unite. "Non c'è tempo da perdere - sostiene il Segretario Onu - poichè ai popoli indigeni è ancora negata un'identità culturale, subiscono trasferimenti forzati dalle loro terre e più di altri soffrono di povertà estrema spesso dovuta ai conflitti".
Survival annuncia intanto che dal 17 al 24 maggio è prevista in Italia la visita di quattro Indiani Yanomami. Ospiti dell'organizzazione che sostiene i popoli tribali, parleranno in alcuni incontri con il pubblico e le istituzioni delle violazioni dei diritti umani e di un progetto di scuola bilingue volto alla salvaguardia delle loro terre e della loro identità. Tra loro ci sarà anche Davi Yanomami Kopenawa, sciamano e leader di fama mondiale del popolo Yanomami, vincitore del Premio Global 500 delle Nazioni Unite.
Fonte: UN News Centre, Survival;