No alle dighe, per la difesa dei fiumi

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Si sono riuniti dal 30 settembre al 3 ottobre 2004 ad Aguas Calientes (comune di Cacahuatepec, municipio di Acapulco, Stato Guerriero), più di 500 rappresentanti di villaggi e comunità e membri di 100 organizzazioni sociali, ambientaliste e di difesa dei diritti umani. Obiettivo centrale dell'incontro è consolidare il Movimento messicano delle popolazioni colpite dalla costruzione di dighe e in lotta per la difesa dei fiumi - Movimiento Mexicano de Afectados por la Presas y en Defensa de los R㭀os (MAPDER). L'incontro avviene in un momento politico segnato dalla decisione della classe politica al potere di concentrare la ricchezza nazionale in poche mani e la decisione del governo di sottomettere il Paese al progetto neo-liberalista che esige che le risorse di tutti i Paesi vengano consegnate al potere del capitalismo mondiale, perché siano controllate e monopolizzate dalle imprese transnazionali. Questo processo determina la perdita della supremazia nazionale e rafforza il meccanismo della privatizzazione, con la conseguente spoliazione dei più poveri, il loro sfollamento dalle proprie terre, l'esclusione dallo sviluppo e il disgregamento delle relazioni umane ovvero la violazione dei diritti economici, sociali, culturali e ambientali.

Il momento storico attuale è caratterizzato da un lato dalla resistenza della popolazione e dalla lotta di tutti coloro che finora sono stati esclusi dalle decisioni e dai progetti nazionali, ma che si schierano non solo per essere tenuti in considerazione ma per essere parte attiva nelle decisioni su tutto ciò che riguarda le loro stesse comunità e per raggiungere l'effettiva autodeterminazione dei popoli.

Il momento storico attuale è caratterizzato da un lato dalla resistenza della popolazione e dalla lotta di tutti coloro che finora sono stati esclusi dalle decisioni e dai progetti nazionali, ma che si schierano non solo per essere tenuti in considerazione ma per essere parte attiva nelle decisioni su tutto ciò che riguarda le loro stesse comunità e per raggiungere l'effettiva autodeterminazione dei popoli.

Le esperienze riportate in questo primo incontro dimostrano che in tutto il Paese esiste un rifiuto unanime alla costruzione di dighe, per le seguenti ragioni:
- Le dighe non rispondono a interessi nazionali ma fanno parte di megaprogetti di investimenti delle imprese transnazionali che cercano di appropriarsi delle risorse del Paese.
- I progetti e le dighe già in costruzione tralasciano gli interessi della popolazione, ma vanno solo a vantaggio di interessi stranieri.
- I danni che ne conseguono sono lo sfollamento di milioni tra i messicani più poveri .
- La costruzione delle dighe genera quindi un disgregamento totale dei villaggi, la perdita del patrimonio culturale, della storia, del sostentamento e della continuazione della vita.
- La costruzione delle dighe è di fatto uno fra i principali strumenti per mettersi a capo della privatizzazione dell'acqua, dell'elettricità e delle risorse energetiche.
- Le dighe sono la morte dei fiumi.
- Il deterioramento dei bacini idrici colpisce il normale ciclo dell'acqua, con conseguenze di cui già soffriamo a causa dei disequilibri nell'ecosistema, delle alterazioni climatiche e del'ostruzione dell'aumento della massa acquifera.
- L'acqua è un bene comune e appartiene al popolo. L'acqua non si commercia.

Perciò si dichiara :
- Un NO tondo alla costruzione di dighe in Messico.
- La resistenza totale e permanente contro la privatizzazione dell'acqua e delle risorse energetiche.
- Il rifiuto del Piano Puebla Panamà (PPP), in ogni sua parte.
- La condanna dell'ingerenza in Messico della Banca Mondiale, del Fondo monetario internazionale, della Banca di Sviluppo delle Americhe e della Banca centroamericana di integrazione economica.
- La denuncia degli organismi finanziari internazionali che sostengono il pagamento di servizi ambientali e la frammentazione dei bacini idrici, ossia dei meccanismi che facilitano la privatizzazione dell'acqua.
- L'esigenza della sospensione immediata di tutti i piani di costruzione di dighe e di quei già in atto.
- L'incoraggiamento ad uno smantellamento responsabile delle dighe che negli anni hanno danneggiato e obbligato allo sfollamento migliaia di messicani e messicane, in particolare delle comunità indigene.
- L'esigenza di un immediato indennizzo e il risarcimento dei danni a coloro che sono stati colpiti dai progetti per le dighe e da altri megaprogetti.
- L'azione a favore della rigenerazione dell'ecosistema ormai violato.
- Il diritto dei popoli a generare e utilizzare energia alternativa .
- L'insufficienza e l'incapacità della legge e delle norme sull'acqua, l'energia e l'ecosistema.

Pertanto si dichiara :
- Il rifiuto del neoliberalismo, espressione del capitalismo mondiale.
La resistenza permanente contro la costruzione delle dighe.

E si esige:
- L'abbandono immediato della Commissione federale dell'elettricità dalle terre occupate per la costruzione delle dighe.
- La sovranità della volontà popolare su ogni decisione si prenda nel Paese.
- Il rispetto delle norme internazionali che garantiscono la sovranità dei popoli, l'utilizzo e il godimento delle proprie risorse e il rispetto dei diritti umani.
- La fine della criminalizzazione della resistenza e della lotta sociale.
- La libertà di tutti i carcerati politici.
- La cancellazione definitiva degli ordini di cattura e la sospensione definitiva delle aggressioni alle persone in lotta.

Il Primo incontro nazionale contro le dighe, in accordo con i rappresentanti dei movimenti di resistenza contro 18 dighe, si pronuncia per la cancellazione definitiva del progetto della diga denominata La Parota.

Il 2⺀ incontro si terrà presso la diga denominata El Caj㳀n, Nayarit, nel marzo del 2005.

All'incontro erano presenti le seguenti organizzazioni:
Colectivo Rebelion, Kupuri, Expediente Nacional, Centro de Derechos Humanos Tepeyac, CETIG, KRAF, UCIC, MAIZ, IMTA, FCCRFS, COACRET, ABEJAS, Fundacion Cuenca Lerma Lago, Educacion Para La Paz, Colectivo Filmadoras, PAIR AC., COMPITCH,UCIZONI, CARRSEZ, CECOP,IRN, HI C AC, AMAP, UCP, UCEZ, CLAIP, FZLN, Transparencia Social, SNTSS, CDH Pro Juarez, Funta Diamante, CEBS, COSOCI, ANIPA, AND, Guerreros Verdes, RMALC, Convergencia O.S, Monte Diplomatico, Colectivo Gandhi, MLP, UNT, Sindicato de Pesca, Cooperativa Pesquera, FPDT, Pacto de Grupo Ecologista, FOSEC, Org. Social Para el Desarrollo, IRRI, OSD.

Fonte: Movimiento Mexicano de Afectados por la Presas y en Defensa de los R㭀os MAPDER

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