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Lav: manifestazioni a Vicenza contro la caccia
Popoli minacciati
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Anche quest'anno ieri, il 21 settembre - senza contare le numerose pre-aperture - si è aperta ufficialmente la caccia. E anche quest'anno la Lav ha fatto sentire la sua voce in un week-end di iniziative organizzato a Vicenza. "Da ieri, campagne e boschi saranno teatro di sparatorie, individui armati le attraverseranno: punteranno agli animali, spesso li uccideranno, altre volte colpiranno i cani e anche - incidentalmente - compagni cacciatori. Riverseranno piombo nell'ambiente, si avvicineranno pericolosamente alle abitazioni" - afferma la Lav.
Per sensibilizzare i cittadini e le autorità sui danni causati dall'attività venatoria e per contrastare l'imposizione sui media dell'immagine del 'cacciatore-ambientalista' centinaia di persone hanno manifestato sabato a Vicenza. Attivisti e simpatizzanti Lav, Enpa, Lac, No Alla Caccia e di altre associazioni si sono incontrati per sfilare in un corteo pacifico e colorato nella città veneta. Molti di loro hanno camminato insieme per una rumorosa passeggiata nelle campagne vicentine, "per rivendicare il diritto alla vita dei milioni di animali massacrati ogni anno nella nostra penisola".
La LAV respinge "con fermezza e disappunto" la proposta avanzata da Arcicaccia di inserire a scuola l'insegnamento della caccia. "L'Italia ha bisogno di promuovere e implementare una sana e davvero coerente educazione ambientale, basata anche sui diritti degli animali, non di insegnare ai giovani ad imbracciare il fucile: equivarrebbe ad uccidere anche la scuola e le sue finalità pedagogiche, peraltro in una società sempre più preoccupata per l'escalation di violenza - dichiara Massimo Vitturi, responsabile LAV settore Fauna. La figura del 'cacciatore-ambientalista' è una favola, un'invenzione recente, una figura creata a tavolino dagli strateghi della doppietta negli anni in cui la loro popolarità aveva raggiunto i minimi storici: la realtà è che i cacciatori sono responsabili della strage di milioni di esseri viventi, preziosi come lo è ogni vita e per l'ambiente".
Intanto la Lav stima che, grazie alla sospensione della stagione venatoria, dopo il ricorso di Legambiente al Tar, ad oggi in Sicilia siano stati salvati 765mila animali al giorno. In adempimento al provvedimento di sospensione della caccia emesso dal TAR Sicilia, negli scorsi giorni l'Assessore regionale all'agricoltura e foreste, on. Giovanni La Via, ha emanato un decreto che revoca integralmente il calendario venatorio 2008-2009: ne deriva che è sospesa in tutta la Sicilia non solo la caccia vera e propria ma anche il cosiddetto "addestramento cani". Secondo gli esperti della Lav la caccia rimarrà sospesa in Sicilia almeno fino ad ottobre.