Laos: agenti chimici contro i Hmong

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L'Associazione per i popoli minacciati (APM) presenterà domani, nell'ambito dell'annuale riunione del Gruppo di lavoro ONU per i popoli indigeni (WGIP) di Ginevra, un impressionante rapporto sui crimini delle Forze di sicurezza vietnamite e laotiane contro gli appartenenti al popolo dei Hmong. Inoltre la rappresentante per i popoli indigeni dell'APM presso l'ONU a New York, Rebecca Sommer, presenterà per la prima volta un documentario appena girato su queste atrocità uscito clandestinamente dal Laos. La proiezione si terrà il 3 agosto presso il Palais des Nations di Ginevra, Stanza 23 alle ore 13.

Secondo testimoni oculari da mesi migliaia di soldati laotiani nella zona vietata di Xaysomboun nel nord del Laos, danno la caccia a gruppi di Hmong, composti soprattutto da donne e bambini, nascosti nelle foreste inaccessibili. Normalmente questi gruppi vengono localizzati da aerei da combattimento e da elicotteri e poi vengono bombardati con granate e agenti chimici. Dopodiché le truppe di terre attaccano quelli che fuggono. I Hmong che vengono fatti prigionieri, vengono torturati, crudelmente mutilati, violentati e poi uccisi.

Neanche i bambini vengono risparmiati: i neonati vengono sbattuti contro gli alberi, e i soldati vietnamiti squarciano il ventre ai bambini. Questi muoiono in maniera straziante, mentre i genitori disperati tentano di ricomporre le interiora. Uno degli ultimi massacri si è verificato il 6 aprile 2006 vicino alla città di Vang Vieng: sono stati massacrati dai soldati almeno 26 donne e bambini Hmong, dei quali dodici avevano meno di dieci anni.

Nonostante le atrocità nel dicembre 2005 26 profughi hmong sono stati forzatamente rimpatriati dalla Thailandia in Laos. In questo gruppo c'erano 20 ragazze dai dodici a sedici anni, che fino ad oggi sono state detenute in diversi luoghi senza alcun contatto con il mondo esterno. Si teme che siano state pesantemente maltrattate e violentate. I maschi del gruppo sono stati portati in una prigione remota nel nord del Laos e secondo alcune indicazioni due ragazzi sarebbero stati bastonati fino alla morte.

Dal 1960 i Hmong vengono sistematicamente ingaggiati dalla CIA, i servizi segreti americani, per combattere il partito comunista Pathet Lao. Fino a 40.000 Hmong sono stati al soldo degli USA. Fino a 30.000 Hmong sono stati invece uccisi fino al momento in cui il Pathet Lao raggiunse finalmente il controllo sull'intero territorio e proclamò nel 1975 la Repubblica popolare democratica del Laos. Circa 300.000 Hmong si diedero allora alla fuga. Oggi migliaia di loro vivono negli stati uniti in esilio.

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