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Colombia: tra processo di pace e intervento armato Usa
Popoli minacciati
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Con la sparizione lo scorso 16 aprile del Carlos Casta㱀o, il leader politico delle forze paramilitari Auc (Autodifese unite della Colombia) è sempre più difficile il processo di pace in Colombia. Lo riporta un dettagliato articolo di Warnews, che ricostruisce la successione dei fatti. Il 31 marzo i vari 'blocchi' delle Autodefensas Unidas de Colombia (AUC) annunciano un tavolo comune per le trattative. Due settimane dopo Carlos Casta㱀o scompare, forse è sfuggito a un attacco (esercito? paramilitari?) o forse è stato catturato e ucciso. "Il destino del capo politico della Auc coincide con il futuro del difficile e controverso processo di pace con Bogotà - sottolinea Warnews - in quanto a Bogotà le continue pressioni dei paramilitari mettono sulle spine il presidente Uribe, alla ricerca di consensi al Congresso (secondo la Gallup godrebbe dell'appoggo dell'80% della popolazione) per emendare la costituzione e puntare al secondo mandato a Casa Narino, la sede del Capo dello Stato".
Secondo Amnesty International e Human Rights Watch vi è comunque "abbondante e chiara evidenza di strette relazioni e costante coordinamento tra i paramilitari e le forze governative". In una testimonianza presso la Commissione Pace del Senato colombiano dello scorso aprile, Human Right Watch ha chiesto che il processo di pace non lasci impuniti i crimini contro l'umanità commessi dai gruppi armati, con chiaro riferimento alle forze paramilitari Auc (Autodifese unite della Colombia) e al suo leader Carlos Casta㱀o.
E la sparizione di Casta㱀o, che ha sempre operato in stretto contatto con le forze armate, non è casuale se si considera che il leader politico dei paramilitari Auc è sparito proprio nei giorni in cui la Corte Suprema stava per considerare una richiesta di estradizione degli Usa dove dovrebbe affrontare un processo per la sua partecipazione nel commercio della droga - riporta un articolo di IPSnews. Ma non solo. Secondo l'avvocato peri diritti umani Eduardo Carre㱀o la sparizione è "estremamente seria" alla luce dei crimini commessi da Casta㱀o e riportati nel libro "Le mie confessioni". Nel libro autografo Casta㱀o ammette di essere l'"autore intellettuale" di un numerosi assassinii e uccisioni di massa da lui giustificati come uccisioni di "combattenti guerriglieri", mentre varie investigazioni hanno dimostrato che in buona parte dei casi si trattava semplici civili inermi.
Sul fronte dei gruppi guerriglieri marxisti delle Farc e delle Eln non vi è spazio per le trattative e la guerriglia prosegue. Nei giorni scorsi un militare e sette miliziani dell'Esercito di liberazione nazionale sono morti in due scontri a fuoco in diverse regioni della Colombia, mentre oggi un'autobomba attribuita alle Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) ha ucciso due civili, tra i quali un bambino di 8 anni, e causato 38 feriti.
La Colombia è nel mezzo di una guerra civile tra gruppi guerriglieri marxisti, milizie paramilitari e le forze armate dove i proventi dal commercio della droga costituiscono la risorsa principale per le varie fazioni. Il primo marzo il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha riportato le stime di una considerevole riduzione nella coltivazione di coca negli anni 2002 e 2003. Secondo le statistiche, la coltivazione sarebbe diminuita a 293mila acri lo scorso anno dai 436mila nel 2001. Gli ufficiali dell'amministrazione Bush affermano che il Plan Colombia sta funzionando e che la politica sulla droga degli Stati Uniti sta seguendo la linea giusta. "Ciò che lo studio non dice però - afferma Warnews - è come una tale diminuzione nell'offerta negli ultimi due anni non si sia tradotta in significativi cambiamenti nella disponibilità, nel prezzo e nella purezza della cocaina nella strade delle città americane". Lo studio, cioè, "non considera la possibilità che i dati analizzati possano non essere interamente veritieri, né tiene in considerazione le modificazioni nelle tecniche di coltivazione o gli scomodi costi del Plan Colombia".
I territori abitati dalle comunità indigene stanno subendo in modo particolare le conseguenze sociali, culturali e ambientali del Plan Colombia - denuncia Selvas. Secondo l'osservatorio indipendente sulla realtà andina, "il Piano ha generato un'intensificazione del conflitto armato nel Paese, ma sta anche provocando degrado ecologico, insicurezza alimentare e problemi di salute a causa delle fumigazioni con glifosato effettuate in varie zone e rappresenta una minaccia per la sopravvivenza dei popoli indigeni". E sempre Selvas riporta che l'accelerato adeguamento di basi militari, centri di spionaggio e l'addestramento di corpi d'élite controinsorgenti dell'Ecuador da parte del Pentagono segnerebbe una seconda fase del Plan Colombia: un intervento armato multinazionale contro le guerriglie delle FARC e dell'ELN, previsto nel 2004. [GB]
Altre fonti: Warnews