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Colombia: territorio U'wa bagnato di sangue
Popoli minacciati
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Il 16 gennaio scorso, in Colombia, la guerriglia ha assassinato una giovanissima donna U'wa, Yamile Ester Garcia Uncasia, studentessa in farmacia. La ragazza, di soli 21 anni, è stata uccisa all'interno del territorio indigeno, area recentemente soggetta a continui scontri tra l'esercito e la guerriglia. Secondo la comunità U'wa l'esecutore materiale dell'omicidio sarebbe il gruppo armato guerrigliero Eln (Esercito di liberazione nazionale).
Il popolo indigeno che abita l'estremo nord della Colombia, territorio ricco di idrocarburi, si oppone fin dalla seconda metà degli anni '90 allo scempio ambientale e culturale delle multinazionali estrattive, tra cui la statunitense Occidental Petroleum, meglio conosciuta come Oxy Corporation.
La determinazione del popolo U'wa a rivendicare il diritto di rimanere nelle proprie terre al di là di ogni prevaricazione e violenza emerge dal comunicato di denuncia di Roberto Afanador Cobaria, Presidente del Cabildo Mayor U'wa: "Siamo nati qui e qui restiamo. Hanno abbandonato il corpo di una donna sporcando con il suo sangue la Madre Terra; quest'ultima in silenzio recupererà il suo corpo e le darà la pace finale che non ha né l'avrà colui che le ha tolto la vita".
La violenza nei confronti delle donne colombiane viene denunciata da la "Corporaci㳀n para la vida: Mujeres que Crean" e la "Ruta Pac㭀fica de las Mujeres" della città di Medell㭀n che hanno presentato lo scorso dicembre un drammatico rapporto sulle violazioni dei diritti umani commesse a danno delle donne nel 2003. Il rapporto evidenzia come man mano che il conflitto armato avanza, i livelli di violenza domestica ed intrafamiliare si esasperano e la partecipazione sociale e politica delle donne subisce un sistematico deterioramento. Le organizzazioni di base e comunali sono state decimate dalla persecuzione alle donne leader: due donne della dirigenza dell'Asociaci㳀n Mujeres Indipendentes (AMI) hanno dovuto abbandonare prima il quartiere poi la città, a causa di continue minacce e intimidazioni. [RB]
Fonti: U'wa TerreLibere