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Cile: dopo 64 giorni Mapuche sospendono sciopero della fame
Popoli minacciati
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Domenica 14 maggio i tre Mapuche e l'attivista in sciopero della fame da ormai 64 giorni hanno interrotto la loro protesta in seguito alla firma di un accordo che prevede la discussione di un progetto di legge che permetterebbe loro di accedere alla libertà vigilata. Alla stesura e firma dell'accordo hanno partecipato anche quattro garanti, e cioè i senatori Alejandro Navarro e Jaime Naranjo, il lonko José Cariqueo e il vescovo di Temuco Monsignor Manuel Calmilo Vial - comunica l'Associazione per i popoli minacciati. I quattro attivisti avevano iniziato lo sciopero della fame perchè condannati a dieci anni di carcere con l'accusa di aver appiccato un incendio in un fondo forestale: nel caso delle proteste Mapuche le autorità cilene hanno applicato le obsolete leggi antiterrorismo della dittatura di Pinochet.
L'applicazione della legge antiterrorismo (Legge n. 18.314) nei processi contro dirigenti Mapuche impegnati nelle rivendicazioni territoriali e l'uso di dichiarazioni di cosiddetti Testimoni senza volto sono stati apertamente criticati da diversi organismi internazionali. Nel 2003 l'incaricato speciale delle Nazioni Unite per gli Affari Indigeni, Rodolfo Stavenhagen, aveva esplicitamente raccomandato al governo cileno di "prendere misure affinché si eviti la criminalizzazione delle legittime attività di protesta e di rivendicazione sociale" del popolo Mapuche. Nello stesso modo si è espresso anche il Comitato per i Diritti Economici, Sociali e Culturali dell'ONU nel suo recente rapporto sul Cile. E' bene ricordare che presso la Commissione Interamericana per i Diritti Umani sono attualmente in corso 5 cause contro il governo cileno per violazioni commesse nei processi contro dirigenti mapuche accusati di terrorismo.
L'accordo raggiunto obbliga il governo a diversi interventi, tra cui quello di inviare già nelle prime ore di lunedì 15 maggio il disegno di legge Navarro alla Camera dei deputati, affinché sia discusso e approvato in tempi velocissimi. Il disegno di legge Navarro prevede delle modifiche alla legge Anti-Terrorismo, tra cui l'introduzione della libertà condizionata o vigilata, di cui dovrebbero poter beneficiare tutti i prigionieri politici mapuche condannati in base alla legge Anti-Terrorismo. Il Comitato dei Familiari e Amici dei Prigionieri Politici mapuche e le organizzazioni mapuche hanno però comunicato che si tratta solo di una sospensione dello sciopero della fame che potrebbe essere ripreso mercoledì 17 maggio, data in cui la camera dei deputati deve pronunciarsi sul disegno di legge Navarro.
Hanno inoltre ricordato che i rappresentanti politici si sono decisi a trovare un accordo solo dopo 64 giorni di sciopero della fame e hanno contemporaneamente attuato una repressione razzista e terrorista nei confronti dei Mapuche che manifestavano per una soluzione del conflitto. Nel corso delle diverse manifestazioni sono infatti stati arrestati tre Mapuche di Temukuikui (comune di Ercilla), due studenti sono stati accusati di disordine pubblico e uno studente di Iquique, gravemente ferito da un carabiniere, si trova tuttora in pericolo di vita. Le organizzazioni mapuche hanno annunciato che continueranno a mobilitarsi finché il conflitto con i Mapuche non sarà definitivamente risolto.
La protesta dei quattro detenuti aveva avuto come prima ripercussione una spaccatura all'interno del blocco di governo. L'8 maggio, accompagnato da dirigenti di Juntos Podemos e dell'Asamblea Mapuche Metropolitana de Izquierda, l'ex candidato della sinistra alle elezioni presidenziali Tomás Hirsch aveva consegnato alla Moneda una lettera a Michelle Bachelet, esprimendo il proprio assoluto rifiuto della condanna inflitta agli attivisti ed esigendo la liberazione dei prigionieri politici. "Esiste una vera persecuzione contro il popolo Mapuche, che sta solo chiedendo ciò che gli corrisponde: la sua terra, la sua cultura, la sua dignità, un futuro degno" - aveva dichiarato Hirsch. E il 10 maggio scorso le organizzazioni Mapuches avevano convocato una veglia di solidarietà e protesta davanti al palazzo della Moneda; nello stesso giorno, una manifestazione studentesca è stata repressa con violenza a Temuco, con l'arresto di un'ottantina di giovani, tra cui molti minorenni. [GB]