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Brasile: il governo ritarda la delimitazione delle terre indigene
Popoli minacciati
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Il governo brasiliano sta ritardando la ratifica dei confini di un'area indigena di 1.7 milioni di ettari, Raposa-Serra do Sol, nella zona del Roraima. Disastrose sono le conseguenze per i 12,000 nativi appartenenti a tribù come Makuxi, Wapixana, Ingarik㳀, Taurepang e Patamona, che da lungo tempo vivono in questi territori a nord del Paese e che da trent'anni si battono per i diritti della loro terra. Da anni le pressioni degli interessi politici e finanziari locali gravano su queste terre, che sono state occupate illegalmente da agricoltori e minatori e vengono sfruttate per gli allevamenti, le coltivazioni di riso, le miniere d'oro.
In questi giorni grande preoccupazione tra gli indigeni ha suscitato la proposta di Ant㴀nio Carlos Nantes de Oliveira alla presidenza del Funai (Funda㧀㣀o Nacional do ㍀ndio), l'organo del governo brasiliano per la definizione delle politiche indigene. Oliveira viene infatti identificato con gli interessi di politici e parlamentari del Roraima, che da sempre si mantengono su posizioni anti-indigene.
Il Consiglio Missionario Indigeno ha condannato l'assenza di dialogo da parte delle autorità con il movimento dei nativi e continua a ribadire la necessità di una politica indigena efficace con la definizione di un consiglio o una commissione ad essa preposti.
Con l'obiettivo di sostenere le popolazioni dei nativi, venerdì 18 luglio l'Ong Survival e la Scuola Londinese di Samba, organizzano a Londra una Festa di Carnevale dell'Estate che precede il Carnevale di Notting Hill.
Fonti: Survival International, Conselho Indigenista Missionário;