Bolivia: partita la carovana dell'associazione 'A Sud'

Stampa

E' partita ieri la Carovana internazionale che 'A Sud' ha organizzato in Bolivia assieme ai movimenti sociali boliviani. Al viaggio, oltre agli attivisti dell'associazione e diversi giornalisti, parteciperanno amministratori di vari territori italiani che in questi anni hanno appoggiato le attività di A Sud attraverso la cooperazione decentrata ed il sostegno ad una serie di campagne basate su un'idea altra della politica estera. "La Bolivia è diventata nel corso di questi ultimi sette anni un laboratorio di esperienze molto importanti non solo per quanto attiene l'America Latina, ma anche per tutti i movimenti e quelle soggettività che nel mondo lavorano da tempo ad uno sviluppo altro, ad una globalizzazione altra, tornando a dare senso e valore al concetto di democrazia" - afferma l'associazione.

Durante la settimana che va dal 8 al 14 gennaio la delegazione sarà a La Paz, El Alto, Achacachi - municipio Aymara simbolo della resistenza indigena - Cochabamba e Chilimarca, per valutare ed assieme inaugurare alcuni dei progetti di cooperazione dal basso che hanno garantito l'accesso all'acqua a migliaia di famiglie di contadini e di indigeni. La delegazione incontrerà inoltre alcune delle principale realtà sociali del paese e i rappresentanti del governo Morales con i quali da tempo A Sud ha avviato una collaborazione su temi condivisi della politica commerciale e finanziaria internazionale.

"I movimenti indigeni e contadini boliviani ci hanno insegnato che per riappropriarsi della storia e della vita bisogna partire dalla difesa di quei beni e di quelle risorse senza i quali non ha senso parlare di comunità: i beni comuni e le risorse naturali. Ed in particolare l'acqua vissuta come paradigma per iniziare a costruire un mondo altro, possibile. E ci hanno anche mostrato il coraggio e la tenacia di mettere in campo le proprie vite ed i propri corpi per difendere il diritto primario, il diritto alla vita ed alla resistenza" - nota l'associazione.

In questi ultimi mesi come conseguenza delle scelte coraggiose fatte su questi temi dal governo di Evo Morales, si sono succeduti i tentativi di destabilizzazione e di golpe nei confronti di questa esperienza democratica e partecipata. "Anche per questo siamo convinti che dal nostro paese debba venire un forte messaggio di sostegno alla Bolivia, che affermi come sia la politica, e non le multinazionali o la Banca Mondiale o gli interessi geo-strategici di altri paesi, a guidare i processi sociali di cambio e di trasformazione" - conclude l'associazione.

Ultime su questo tema

Basta guerra fredda!

30 Agosto 2025
Il recente vertice di Anchorage ha aperto spiragli per un futuro meno segnato da conflitti e contrapposizioni. (Alex Zanotelli e Laura Tussi)

Il lavoro delle Ong nel Mediterraneo, tra minacce e ostruzionismo

29 Agosto 2025
Dopo l’attacco alla Ocean Viking, abbiamo intervistato Sara, Protection officer a bordo della nave Humanity 1. (Maddalena D´Aquilio

Global Sumud Flotilla: resistere per esistere

29 Agosto 2025
Dal Mediterraneo a Gaza: la più grande flottiglia civile mai organizzata per denunciare il genocidio e portare solidarietà al popolo palestinese. (Articolo 21)

Un No al Ponte con ventiquattromila baci

27 Agosto 2025
Prima di sapere se il Ponte crollerà o non crollerà, per la gente del posto sarebbe prioritario comprendere se riuscirà ancora a vivere e a respirare. (Jacobin Italia)

Giornaliste a Gaza

26 Agosto 2025
Le donne giornaliste di Gaza: “Continuano il loro lavoro nonostante siano bersagli di attacchi israeliani, di carestia e di violenza”. (Monica Pelliccia)

Video

Rapporto di Msf: almeno 6700 Rohingya uccisi nel Myanmar in un mese