Afghanistan 2019: annus horribilis

Stampa

Foto: Pexels.com

Sebbene, secondo fonti giornalistiche, il leader talebano mullah Hibatullah Akhundzada si sarebbe detto d’accordo con una riduzione di sette giorni della violenza in Afghanistan a condizione che venga firmato un accordo di pace con gli americani, il 2019 si è chiuso per il Paese nella maniera più nefasta per le vittime civili della guerra. Lo dice Human Rights Watch nel suo World Report 2020.

L’organizzazione di monitoraggio dei diritti umani scrive in proposito che gli attacchi delle varie parti coinvolte nel conflitto armato hanno causato nel 2019 danni devastanti alla popolazione civile e che, per la prima volta, i decessi causati dall’esercito nazionale afgano e dalle operazioni degli Stati Uniti hanno superato quelli causati dai talebani nella prima metà del 2019. Effetti dovuti in gran parte al forte aumento dei raid aerei statunitensi.

l rapporto contenuto nella trentesima edizione del rapporto annuale sostiene che le forze speciali afgane, sostenute dalla US Central Intelligence Agency (CIA), hanno effettuato “esecuzioni sommarie e sparizioni forzate” soprattutto durante raid aerei notturni.

Segue su: Atlanteguerre.it

Ultime su questo tema

La scheggia impazzita di Israele

11 Settembre 2025
Tel Aviv colpisce, implacabile, quando e come gli pare, nella certezza dell’impunità interna e internazionale. (Raffaele Crocco)

Basta guerra fredda!

30 Agosto 2025
Il recente vertice di Anchorage ha aperto spiragli per un futuro meno segnato da conflitti e contrapposizioni. (Alex Zanotelli e Laura Tussi)

Il lavoro delle Ong nel Mediterraneo, tra minacce e ostruzionismo

29 Agosto 2025
Dopo l’attacco alla Ocean Viking, abbiamo intervistato Sara, Protection officer a bordo della nave Humanity 1. (Maddalena D´Aquilio

Global Sumud Flotilla: resistere per esistere

29 Agosto 2025
Dal Mediterraneo a Gaza: la più grande flottiglia civile mai organizzata per denunciare il genocidio e portare solidarietà al popolo palestinese. (Articolo 21)

Un No al Ponte con ventiquattromila baci

27 Agosto 2025
Prima di sapere se il Ponte crollerà o non crollerà, per la gente del posto sarebbe prioritario comprendere se riuscirà ancora a vivere e a respirare. (Jacobin Italia)

Video

Rapporto di Msf: almeno 6700 Rohingya uccisi nel Myanmar in un mese