Pena di morte: sempre incombente

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Entro l'anno, nelle Filippine, ci saranno alcune esecuzioni capitali. Lo ha annunciato la presidente Gloria Macapagal Arroyo attraverso il suo capo ufficio stampa, Ignacio Bunye, il quale ha affermato: "Non sappiamo ancora le date esatte, ma di certo alcune esecuzioni di condannati a morte si compiranno entro l'anno". La Arroyo interromperebbe una moratoria non ufficiale sulle esecuzioni capitali introdotta dal precedente presidente Estrada due anni fa in occasione del giubileo. Quest'annuncio è stato immediatamente commentato da Amnesty International che ha chiesto alla Presidente di sospendere le esecuzioni imminenti di tre uomini e di dichiarare una moratoria sulla pena di morte. Amnesty International teme inoltre per le esecuzioni previste in Sudan, dove 88 persone, tra cui due bambini di 14 anni, sono stati condannati a morte per crocifissione o impiccagione per la loro partecipazione a scontri etnici che si sono tenuti nella regione del Darfur. Asian Human Rights Commission lancia intanto un appello alle autorità tailandesi perchè non rimpatrino in Birmania alcuni dissidenti politici e attivisti di pro-democrazia. Questi una volta in Birmania ammonisce l'Organizzazione per i diritti umani, sarebbero sottoposti a tortura e alcuni di loro condannati a morte. Tra il 17 e il 18 agosto il regime militare birmano ha arrestato 15 studenti in conformità a un provvedimento severo contro gli attivisti di pro-democrazia. Gli studenti stavano prendendo parte a un gruppo di studi informale sulla politica mondiale e sulla non violenza.
Pubblicato il: 24.08.2002 " Fonte: » Misna, Asian Human Rights Commission , Free Burma Coalition , Amnesty International;
" Approfondimento: » Rete di Lilliput- Campagna Kappa;

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