Migranti: sbarchi a Lampedusa, fallimento per Msf

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Medici Senza Frontiere (MSF) denuncia la situazione di emergenza in corso in questo momento a Lampedusa. Negli ultimi due giorni oltre 700 persone sono sbarcate sull'isola e sono state trasferite al centro, tra loro molte donne e bambini. Il centro, come noto, ha una capienza massima di appena 190 posti e si trova di nuovo drammaticamente sovraffollato: sono infatti solo 390 le persone trasferite finora.

"Ancora una volta ci troviamo di fronte al fallimento delle politiche di accoglienza, da parte del governo italiano, nei confronti degli stranieri che sbarcano sulle nostre coste dopo aver affrontato viaggi estremamente pericolosi" - afferma Andrea Accardi, responsabile progetti italiani di MSF. "Da settimane, mesi, anzi anni si parla dell'inadeguatezza del centro dell'isola, tuttavia nessuna azione concreta è stata intrapresa; questo nonostante le ripetute polemiche interne e i duri richiami fatti al nostro paese da parte di organismi internazionali".

Alcune settimane fa il Ministero dell'Interno aveva annunciato la creazione di una commissione ad hoc per il monitoraggio della situazione all'interno del centro, commissione formata da membri dell'Alto Commissariato della Nazioni Unite per i Rifugiati, della Croce Rossa Italiana e dell'Organizzazione Internazionale delle Migrazioni.

"Se questa commissione è effettivamente al lavoro nel centro chiediamo che vengano resi noti i risultati della sua attività svolta finora" - aggiunge Andrea Accardi. MSF chiede inoltre l'immediato accesso al centro per fornire assistenza medica e umanitaria agli stranieri che potrebbero necessitare di cure vista l'attuale situazione di emergenza. MSF lavora nell'isola dall'agosto 2002 per prestare assistenza sanitaria agli immigrati che sbarcano sulle coste italiane. Attualmente le equipes di MSF prestano un primo soccorso medico alla banchina del porto di Lampedusa nelle fasi immediatamente successive allo sbarco.

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