Liberia: impossibili gli aiuti a mezzo milione di profughi

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Secondo le stime di Save the children su 2,7 milioni di abitanti almeno 500.000 sono profughi interni, dei quali 300.000 nella sola capitale Monrovia. Nelle ultime settimane non meno di 60.000 persone hanno abbandonato la città di Totota a 160 km a nord est di Monrovia. Intanto le organizzazioni internazionali di assistenza umanitaria come il World Food Program hanno disposto da mesi una grande distribuzione di generi di prima necessità ma non è stato possibile ancora avviarla a causa dell'inesistenza di adeguate misure di sicurezza all'interno del paese.

Una relativa sicurezza è per il momento garantita solo nella capitale Monrovia e nelle zone circostanti, dove è stanziato il contingente di 3500 uomini dell'Ecomil (contingente di peace-keeping della Comunità Economica dell'Africa Occidentale), il resto del paese è teatro di scontri e ogni giorno pervengono notizie di combattimenti e vittime. Dal primo ottobre sarà inviata una missione di peace-keeping di 15 mila caschi blu con il compito di riportare la pace nel paese che ha vissuto 14 anni di guerra civile provocando la morte di oltre 250 mila persone.

Intanto pesanti accuse vengono rivolte all'ex Presidente, "signore della guerra", Charles Taylor. Fonti ONU sostengono che l'ex Presidente, su cui pende il mandato di cattura del Tribunale speciale della Sierra Leone per crimini contro l'umanità, stia manovrando dal suo esilio in Nigeria per un ritorno con la complicità dei suoi uomini più fedeli che ancora detengono ruoli chiave all'interno del governo. [DS]

Altre fonti: Warnews.

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