La disabilità non ha bisogno di zucchero, ha bisogno di verità

Stampa

Immagine: Unsplash.com

Ogni volta che la parola “disabilità” entra in gioco, scatta un riflesso condizionato: tutto diventa automaticamente bello, buono, giusto. Un ristorante con camerieri disabili? “Che emozione, che gesto nobile”. Una persona in carrozzina che parte per un’avventura estrema? “Che forza, che esempio per tutti”. Un ragazzo con disabilità che apre un’attività? “Che meraviglia, che coraggio”. E basta. Perché non è sempre così. Questo racconto zuccherato è una trappola. Non serve alle persone con disabilità, serve a chi applaude: per sentirsi buono, moderno, inclusivo. È ipocrisia mascherata da ammirazione. Perché se tutto quello che tocca la disabilità diventa favola edificante, allora non stiamo parlando di inclusione: stiamo mettendo zucchero sopra la realtà.

La verità è molto più semplice e molto meno comoda: le persone con disabilità non sono eroi, santi o mascotte. Possono essere competenti e generose, ma anche arroganti, antipatiche, sgradevoli. Esattamente come chiunque altro. Eppure quando lo dico ai convegni vedo sguardi scandalizzati, come se avessi bestemmiato. Perché la società preferisce la persona con disabilità sempre sorridente, resiliente, ispirante. In altre parole: innocua. E poi ci sono gli episodi quotidiani che fanno sorridere amaramente. Conoscenti che ti segnalano un “ragazzo disabile bravissimo, che sta facendo cose incredibili” e che quindi bisogna aiutare a tutti i costi. Oppure l’ennesimo personaggio che devo per forza incontrare come direttore della Cpd-Consulta per le persone in difficoltà, non perché abbia realizzato davvero qualcosa di grande, ma solo perché la sua start up “ha a che fare con la disabilità”. Vai a vedere, e scopri che è un’operazione inconsistente, una scatola vuota ben confezionata, che però ottiene articoli sui giornali, like sui social e pacche sulle spalle. Perché? Perché è sulla disabilità, e quindi dev’essere per forza bello, buono e giusto...

Segue su Vita.it

Ultime su questo tema

La Lungimiranza del Malawi: il fotoreportage

22 Ottobre 2025
Il fotoreportage dal Malawi di Silvia Orri.

“L’accordo per Gaza deciso senza il minimo coinvolgimento dei palestinesi”.

14 Ottobre 2025
Intervista a Maria Elena Delia, referente per l’Italia della Global Sumud Flotilla e Global Movement to Gaza. Il ricordo di Vittorio Arrigoni. (Laura Tussi)

La guerra, un’emergenza sanitaria globale

08 Ottobre 2025
Le guerre del nostro secolo non si misurano più solo in battaglie e confini: sono crisi sanitarie globali che lasciano ferite fisiche, sociali e psicologiche destinate a durare per generazioni. ...

Medici, operatori umanitari e giornalisti: intervista a Elisabeth Di Luca in rotta su Gaza

07 Ottobre 2025
Lo scorso 30 settembre è partita la Conscience della Freedom Flotilla Coalition, con a bordo un centinaio tra medici, operatori umanitari, giornalisti ed equipaggio: nelle pro...

Una protesta diffusa e intensa

06 Ottobre 2025
Mai si era vista, in Italia e forse nel mondo, una mobilitazione così ampia, diffusa e intensa come quella a cui assistiamo e partecipiamo in questi giorni per Gaza, (Comune-Info)

Video

Diritti Umani